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Il Papa durante una proiezione cinematografica Il Papa durante una proiezione cinematografica  (Vatican Media)

La “catechesi dell’umanità”: il cinema secondo Francesco

Al quinto Congresso di Filosofia e Cinema dell'Università Cattolica di Valencia, in Spagna, monsignor Dario Viganò, presidente della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo e vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ha illustrato i diversi riferimenti all’universo della celluloide nei discorsi, nei documenti e nel magistero del Papa: con Bergoglio il linguaggio cinematografico è diventato un valore aggiunto nel dialogo con il mondo

Vatican News

Gli insegnamenti di Papa Francesco consentono di vedere nel cinema una “catechesi dell'umanità”: è quanto ha detto monsignor Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo (Mac) e vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, prendendo parte al quinto Congresso di filosofia e cinema organizzato dall'Università Cattolica di Valencia, in Spagna, che si è svolto dal 25 al 27 ottobre. Nel suo intervento, Viganò ha evidenziato che i numerosi riferimenti sul cinema nei discorsi e nelle omelie di Francesco rappresentano l'ultima tappa di un percorso lungo e spesso contraddittorio che ha portato l'atteggiamento della Chiesa a superare, non senza difficoltà, la diffidenza nei confronti della “settima arte”, da sempre fonte di preoccupazione educativa e di giudizio morale nel quadro di una più generale condanna della modernità.

Il linguaggio e i codici espressivi nella cinematografia

Proprio quella sua “catechesi dell'umanità” ha portato il cinema a superare lo status di “oggetto” - e come tale degno di attenzione, ma anche di costante censura - e di acquisire quello di “soggetto”, dotato quindi di un proprio linguaggio e di codici espressivi particolari, coinvolto nei “processi pedagogici e catechetici proposti dall'istituzione ecclesiastica", ha spiegato il presidente della Fondazione Mac, che ha citato pure il richiamo di Papa Francesco, nel messaggio al Centro Televisivo Vaticano nel 30.mo anniversario della sua istituzione, a non tirarsi indietro davanti alle nuove sfide imposte dalla modernità, a mantenere salda “la prospettiva in questa specie di ‘autostrada globale della comunicazione’” e “ad aprire il campo dell'apostolato anche a quegli strumenti che possono offrire uno sguardo nuovo sulla realtà e 'provocare la coscienza' dei credenti”.

Bergoglio e la produzione neorealista

Circa il rapporto di Francesco con il cinema, Viganò ha fatto notare che “la produzione neorealista, alla quale il Papa ricorda di essersi avvicinato grazie ai genitori, può essere indicata come uno dei fondamenti della cultura cinematografica che Bergoglio ha coltivato e arricchito nel tempo, e di cui troviamo chiare testimonianze nel suo insegnamento”. Nell’incontro con i giovani cresimandi di Milano, nel 2017, ad esempio, “il Papa ha citato ‘I bambini ci guardiano’ di Vittorio De Sica per sottolineare 'che quei film italiani del dopoguerra e poco dopo, furono, in generale, una vera catechesi dell'umanità’”. E non era la prima volta che il Pontefice faceva riferimento alla pellicola, che, ha osservato il vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, evidentemente considera un'alta testimonianza della necessità di creare relazioni basate su uno sguardo bidirezionale, che unisca in un'unica trama chi guarda e ciò che è guardato.

La sfida culturale del cinema

“Il linguaggio cinematografico è entrato subito con forza nel pontificato di Francesco - ha poi evidenziato monsignor Viganò - ed è diventato, si potrebbe dire, un valore aggiunto per quella rivoluzione comunicativa finalizzata a un rinnovato dialogo con il mondo”. Si può dire, ha soggiunto, che la “catechesi dell’umanità” nel cinema è “una sfida culturale globale che Papa Francesco ha dimostrato di aver pienamente compreso e che in un certo senso ha anticipato, attraverso uno sguardo critico e un confronto costante con l’universo in continua espansione dei mass media. Lo dimostra il fatto, ha concluso monsignor Viganò, che il Pontefice ha voluto rilanciare lo strumento cinematografico nel suo magistero attraverso i continui riferimenti che si sono fatti strada nei suoi discorsi, nelle omelie e nei documenti ufficiali.

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27 ottobre 2023, 16:08