Cerca

Don Michele Madonna durante il Rave 4 Christ di Napoli Don Michele Madonna durante il Rave 4 Christ di Napoli

A Napoli una nuova scuola di evangelizzazione per curare la "tristezza" della gente

Il 13 ottobre prenderà il via la nuova iniziativa diocesana presso il Santuario del Volto Santo della città partenopea. Alla guida, don Michele Madonna, ex dj ora parroco della comunità di Santa Maria di Montesanto: "Oggi tanta sofferenza tra giovani, adulti, famiglie. Cerchiamo di avvicinare tutti a Gesù"

Luana Foti - Città del Vaticano

“La scuola di evangelizzazione nasce da un dolore, il dolore di vedere tante persone, giovani, adulti, famiglie che hanno una sofferenza incredibile, quasi sopravvivono anziché vivere ed essere felici”. Con queste parole Don Michele Madonna presenta a Vatican News la nuova scuola di evangelizzazione che sarà aperta nel Santuario del Volto Santo nell’arcidiocesi di Napoli a partire dal 13 ottobre. La preoccupazione sociale da cui parte l’esigenza di aprire la scuola è la tristezza che vive nei cuori di così tanta gente. “Una delle malattie più gravi oggi è la tristezza, che colpisce persone di tutte le età, incluso giovani o giovanissimi”, dice il parroco. Il desiderio di padre Madonna, a cui l’arcivescovo di Napoli, monsignore Domenico Battaglia ha affidato la guida della scuola, è avvicinare la gente a Gesù, perché “Gesù è la felicità. Ti fa passare da una vita in bianco in nero a una vita a colori”. E continua: “Il nostro desiderio è quello di portare un Gesù vivo, non un Gesù lontano, un Gesù che è morto per noi, che è reale, con il quale avere una relazione che ti può cambiare veramente la vita”. Per favorire una partecipazione massiva, gli incontri si terranno ogni venerdì alle 20.30, così che anche le persone che lavorano, spiega Don Michele, possano non perderseli.

Ascolta l'intervista con don Michele Madonna

Una scuola di evangelizzazione moderna

L’elemento di modernità aggiunto è il suo metodo che si basa su un approccio attivo-partecipativo. “È partecipativo perché ad ogni incontro le persone non soltanto ascoltano una formazione, ma sono stimolate a partecipare perché vengono coinvolte in varie dinamiche. Ci saranno drammatizzazioni, testimonianze, momenti di preghiera profondi durante i quali vogliamo permettere alle persone di fare un incontro reale con il Signore”. “E poi -continua- c'è un altro elemento: possono venire anche persone con bambini, le famiglie intere, perché all'interno c'è una mini scuola di evangelizzazione per permettere ai figli di vivere ciò che stanno vivendo i genitori”. La scuola dunque, vuole offrire a adulti e bambini un percorso congiunto e aperto a tutti. Inoltre, “si va in campo, si scende per le strade, cioè saranno creati dei momenti, degli eventi, in cui noi dobbiamo, come dice Papa Francesco, non fare proselitismo ma evangelizzare annunciando la salvezza attraverso l’incontro faccia a faccia con le persone”. Questo è un altro elemento nuovo che da un valore aggiunto alla scuola, secondo Don Michele.

Evangelizzare abitando la misericordia

“Il nostro Arcivescovo ci ha detto che dobbiamo abitare i luoghi della Misericordia. Abitare è un verbo importante perché non significa soltanto passare velocemente, ma significa restare lì, vivere con. Questo porta ad una grande trasformazione”, spiega padre Madonna. L’obiettivo è quindi quello di creare degli evangelizzatori, “missionari nella diocesi”, che porteranno l’annuncio del Vangelo nei “luoghi della Misericordia”. Pensando al contesto attuale, Don Michele dice che viviamo in un mondo che propone un grande divertimento, “no che il divertimento sia una cosa sbagliata, ma il mondo di oggi offre veramente strumenti incredibili affinché le persone possano vivere un momento di svago”. Di fronte a questo, pensa il padre, “tutti si dicono: ma io già sto bene, so come potermi ritagliare un momento di relax, perché devo andare alla scuola di evangelizzazione?”. Ma, spiega, che è proprio questo il punto a favore.  “La scuola di evangelizzazione offre qualcosa in più. Non un momento, non un taglio della giornata, ma ti trasforma tutta la vita che è fatta di ore, minuti, settimane e anni. È la famiglia che viene trasformata, è l'adulto che viene trasformato, è la tua vita che viene trasformata in tutti i suoi aspetti. Rispetto a un divertimento veloce e passeggero, l'incontro con Cristo non passa, dura per sempre”.  E conclude: “Papa Francesco in evangeli gaudium dice perfettamente in quattro righe ciò che è l’evangelizzazione: la gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da lui sono liberati dal peccato, dalla Trinità, dal vuoto interiore e dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

02 ottobre 2023, 09:00