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La statua di San Benedetto davanti alla Basilica di Norcia (ANSA) La statua di San Benedetto davanti alla Basilica di Norcia (ANSA)

Basilica di San Benedetto a Norcia, prima Messa nel segno della pace a 7 anni dal sisma

Con uno sguardo ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, è stata celebrata questa mattina a Norcia in una Basilica ancora in ricostruzione la prima celebrazione dopo il terremoto che ne provocò il crollo il 30 ottobre 2016. Monsignor Boccardo: “La pace non è proprietà privata, dipende da tutti. Ciascuno sia artigiano di pace”

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

A sette anni esatti dal terremoto che ne ha provocato il crollo, il 30 ottobre 2016, nella basilica di San Benedetto di Norcia questa mattina si è tornati a celebrare la Messa. L’edificio è ora ricostruito nelle sue mura e nel tetto. A presiedere l’Eucarestia il vescovo della diocesi Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, assieme al parroco don Marco Rufini. Presenti anche i monaci benedettini, con il priore padre Benedetto Nivakof.

Dopo sette anni dalla scossa di terremoto che colpì Norcia e il Centro Italia, si è tornati a celebrare la messa all'interno della Basilica di San Benedetto (ANSA)
Dopo sette anni dalla scossa di terremoto che colpì Norcia e il Centro Italia, si è tornati a celebrare la messa all'interno della Basilica di San Benedetto (ANSA)

Simbolo di speranza

La Basilica si presenta ancora come un locale in ristrutturazione ma vederla ricostruita”, ha detto il presule celebrando stamane alle 11.30 sotto una volta lignea a vista, in attesa del ripristino del controsoffitto: “È simbolo di speranza”. Speranza di cui c’è particolarmente bisogno in un mondo lacerato da guerre e violenze. Il pensiero è andato al Medio Oriente e all’Ucraina: “San Benedetto è stato artefice di una cultura di pace e da Norcia mi piacerebbe che ripartisse questo messaggio e anche questa provocazione ai responsabili delle nazioni perché pensino e mettano in atto dei pensieri di pace. San Benedetto – ha proseguito Boccardo - ci ha insegnato a stare insieme, ci ha insegnato a valorizzare le particolarità di ciascuno per un progetto comune e questo è quello che dobbiamo fare tutti insieme, sapendo che la pace non è proprietà privata dei responsabili delle nazioni, ma dipende da tutti, anche da noi che siamo lontani dai luoghi dei conflitti. Anche noi possiamo essere artigiani di pace”.

Il pensiero ha chi è ancora senza casa

“Questa giornata è un segno che viene a consolare tutti coloro che non solo sono legati alla Basilica di San Benedetto per ragioni affettive, storiche, intellettuali e spirituali, ma soprattutto tutti coloro che sono ancora fuori dalle proprie case a causa delle conseguenze del terremoto”. Si stima siano circa 30 mila persone in tutto il cratere del terremoto.

Il vescovo della diocesi Spoleto Norcia, mons. Renato Boccardo, durante la messa celebrata all'interno della Basilica di San Benedetto.
Il vescovo della diocesi Spoleto Norcia, mons. Renato Boccardo, durante la messa celebrata all'interno della Basilica di San Benedetto.

Ripartire è possibile

Il vescovo di Spoleto-Norcia ha tenuto quindi a sottolineare la forza del lavoro di squadra: “Qui noi vediamo che quando ci si mette insieme, quando si guarda un fine comune, è possibile realizzare grandi cose. Mi piace cogliere questo significato in particolare dalla celebrazione di quest'oggi”. Sebbene i lavori non siano ancora conclusi, ha precisato Boccardo, “rientrare in questa aula liturgica, poter pregare sui luoghi di San Benedetto, ammirare il frutto del lavoro svolto da tanti enti in questi anni, è una iniezione di fiducia, vuol dire che è possibile ripartire”.

Avanti con determinazione

Durante questi sette anni il vescovo aveva sollecitato un intervento più rapido e anche oggi ha affermato: “Dopo sette anni la riflessione che faccio è che alcune cose sono state fatte, sicuramente se ne potevamo fare di più e in tempi più brevi. Però è inutile piangersi addosso, bisogna rimboccarsi le maniche e guardare avanti con determinazione”. Da qui l’appello: “Restituiamo a queste popolazioni non solo le abitazioni, ma anche una vita dignitosa e sicura”.  

A sette anni dal sisma la messa torna nella Basilica Norcia (ANSA)
A sette anni dal sisma la messa torna nella Basilica Norcia (ANSA)

Ricostruzione completa entro il 2025

Commossa e particolarmente sentita la presenza dei cittadini nursini che, in numero limitato, sono potuti rientrare finalmente nel santuario dedicato del Santo patrono d'Europa. Un momento di preghiera in Piazza San Benedetto ha ricordato la forte scossa di terremoto, 6.5 Richter, la più forte dello sciame sismico iniziato ad agosto 2016, che sette anni fa sconvolse la città e il centro Italia provocando 299 morti. Dopo il terremoto rimase in piedi la sola facciata della Basilica, oggi finalmente liberata dalle impalcature. “La ricostruzione della chiesa”, stando alle previsioni del sindaco facente funzione di Norcia Giuliano Boccanera, “sarà completata nel 2025”.

La benedizione delle campane della basilica di Norcia
La benedizione delle campane della basilica di Norcia

Alla celebrazione hanno partecipato la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli, il già commissario Giovanni Legnini, il soprintendente dei Beni Culturali per il cratere Paolo Iannelli e il presidente dell'Assemblea legislativa umbra Marco Squarta. L'intervento di ricostruzione dell'edificio sacro prevede un investimento di 15 milioni di euro, finanziati da Commissario straordinario, Eni, fondi europei, regionali e della diocesi.

In occasione della Messa di questa mattina, monsignor Boccardo ha benedetto anche le nuove campane che verranno ricollocate nella loro cella.

La benedizione delle campane della basilica di Norcia, 30 ottobre 2023 (ANSA)
La benedizione delle campane della basilica di Norcia, 30 ottobre 2023 (ANSA)

 

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30 ottobre 2023, 14:08