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Il Santuario della Madonna di Pompei Il Santuario della Madonna di Pompei

Il Papa alla Madonna di Pompei: concedi il dono della pace all'Ucraina

In un tweet dall'account @Pontifex Francesco fa eco alle parole di ieri al Regina Caeli implorando dalla Vergine la fine della guerra nell'est Europa nel giorno della Supplica nel Santuario campano, dove il cardinale Zuppi, presidente della Cei, ha celebrato la Messa conclusa dalla preghiera mariana

Andrea De Angelis – Città del Vaticano

L'appello di ieri in Piazza San Pietro si rinnova in un tweet senza che la sostanza cambi: la gente che soffre in Ucraina "vuole la pace!". L'esclamazione di Francesco - contenuta nel tweet di oggi, 8 maggio, lanciato dall'account @Pontifex - riverbera quanto detto ventiquattr'ore fa durante il Regina Caeli, la richiesta diretta alla Vergine del Rosario di Pompei, nel giorno tradizionale della supplica, perché finalmente abbia fine la guerra nella "martoriata Ucraina" e perché "i responsabili delle Nazioni" possano "ascoltare il desiderio della gente che soffre e vuole la pace".

La Messa di Zuppi dal Santuario di Pompei

"Senza pace non c’è vita" ha detto anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, all'inizio dell’omelia della Messa celebrata in mattinata nel Santuario campano, suggellata dalla supplica recitata ogni anno l'8 maggio e nella prima domenica di ottobre, davanti all'immagine della Vergine.

Raccogliere l’invito del Papa 

Il cardinale Zuppi ha rilanciato quanto chiesto ieri dal Papa, dopo la preghiera mariana del Regina Caeli in Piazza San Pietro. “Alzare da questa casa di Maria, casa di preghiera e di carità, la supplica alla Madonna del Rosario che il beato Bartolo Longo volle dedicare alla pace. Supplichiamo con l’insistenza della povera vedova che cerca giustizia da quel terribile giudice iniquo, spietato che rende spietati, che è la guerra”. Il porporato ha quindi ricordato come “la volontà di Dio è un mondo di pace”, perchè "senza pace non c'è vita", con Maria che “è madre nostra, siamo fratelli tutti perché per lei tutti sono suoi figli”.

La genesi della guerra

Il presidente dei vescovi italiani ha poi parlato della “incubazione della guerra”. Alla radice di ogni conflitto c’è allora “la rassegnazione di fronte ai problemi”, come “i terribili interessi economici” che portano gli uomini “a distruggersi”. In questo contesto “la supplica esprime l’attesa di tutta la creazione che soffre e grida la pace”, ed è “stando con Maria" che “capiamo la guerra”. “Maria - ha proseguito - è la prima che sotto la croce supplica che venga presto la resurrezione della pace, della guarigione, della luce che vince le tenebre, della vita che trionfa nel suo duello contro la morte”.

Il cristiano nella storia

Il presule ha poi citato l’enciclica Pacem in terris, di cui quest’anno ricorrono i sessant’anni, affermando che le parole scritte da Giovanni XXIII sono oggi “la nostra preghiera”, a partire dalla richiesta che si allontani “dal cuore degli uomini ciò che può mettere in pericolo la pace e li trasformi in testimoni di verità, di giustizia, di amore fraterno”. Zuppi ha ribadito come i cristiani siano chiamati a essere protagonisti dei loro tempi, perché “il cristiano non è un uomo fuori dalla storia. Anzi, in un mondo dimentico e volatile, che fugge dalle responsabilità e non ha visioni, il cristiano - ha detto - entra nelle pieghe della vita vera, scende nei problemi per cercare lì la presenza del Signore”.

Non accettiamo la logica del far nulla

Da qui l’incoraggiamento a impegnarsi, come individui e nella società, per costruire un futuro di pace. “Nulla è impossibile a chi crede! Non accettiamo - ha chiesto il cardinale - la logica di non fare nulla, che spinge a restare a guardare il cielo. Seguiamo Maria, l’umile che compie le cose più grandi. Supplica chi rifiuta il male, chi non si abitua al dolore, chi vuole guarigione e pace. La supplica ci spinge ad essere operatori, artigiani di pace. Questa casa, di preghiera e di carità, questa città di pace ci viene in aiuto”. In questa missione un ruolo fondamentale lo ha la preghiera. “Ci aiuta il Santo Rosario, preghiera per tutti, insistente, che ci fa vivere i misteri di Cristo in compagnia di sua madre e della Chiesa. Nulla - ha ripetuto - è impossibile a chi crede”.

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08 maggio 2023, 11:31