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A Lublino, Polonia, la presentazione di un volume sulla Chiesa polacca e gli ebrei durante l'Olocausto A Lublino, Polonia, la presentazione di un volume sulla Chiesa polacca e gli ebrei durante l'Olocausto 

Polonia, l’aiuto della Chiesa agli ebrei durante la Shoah. In un libro le ultime ricerche

Presentato all'Università Cattolica di Lublino il volume di Ryszard Tyndorf dal titolo "Wartime Rescue of Jews by the Polish Catholic Clergy" che riporta testimonianze storiche sul salvataggio degli ebrei in tempo di guerra da parte del clero cattolico polacco

Paweł Rytel-Andrianik - Lublino

Cento ordini religiosi in più di 500 case religiose, oltre 700 sacerdoti diocesani in 600 località del Paese hanno offerto il loro aiuto negli anni drammatici dell'Olocausto: queste le cifre che emergono dagli ultimi studi pubblicati nel libro intitolato "Wartime Rescue of Jews by the Polish Catholic Clergy" (Il salvataggio degli ebrei in tempo di guerra da parte del clero cattolico polacco), presentato all'Università Cattolica di Lublino, in Polonia. Si tratta della prima monografia in lingua inglese sul tema degli aiuti agli ebrei grazie a sacerdoti cattolici nel Paese durante la Shoah. Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Scientifica dell’Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino in collaborazione con il Centro Abraham J. Heschel per le Relazioni Cattolico-Ebraiche dell'Ateneo. 

A servizio della verità

“È una bella notizia che, tramite questa pubblicazione in inglese, vogliamo raggiungere ad ogni lettore", ha affermato monsignor Mirosław Kalinowski, rettore dell'Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino (KUL), alla presentazione oggi del volume di Ryszard Tyndorf. Kalinowski ha sottolineato il valore della pubblicazione che deriva dal fatto che contiene testimonianze di ebrei salvati e di coloro che li hanno salvati. "In questo modo, il libro adempie al compito dell'Università stabilito da un ex professore del nostro Ateneo - San Giovanni Paolo II - che, mentre era qui già da Papa, affermò: l'Università serva la verità! Se serve la verità, serve la libertà, la liberazione della persona e del popolo, è a servizio della vita", ha affermato il professor Kalinowski.

Assistenza discreta e finanziaria dal Vaticano

La professoressa Yagil Limore dell'Istituto di Studi sull'Olocausto dell'Università Bar-Ilan in Israele, tra i relatori presenti a Lublino, ha sottolineato che Papa Pio XII incoraggiò discretamente i vescovi e gli ordini religiosi ad aiutare gli ebrei. Il Vaticano inviava fondi a questo scopo. "Il nascondiglio degli ebrei nei monasteri e nelle istituzioni cattoliche avveniva anche su suggerimento dei vescovi, come il vescovo di Cracovia, Adam Sapieha, e altri. Erano incoraggiati a farlo dal Vaticano", ha sottolineato la ricercatrice che in passato ha lavorato anche al Yad Vashem a Gerusalemme. "Lo stesso Pio XII condannò il nazismo così come le deportazioni e l’uccisione degli ebrei – ha affermato ancora -, ma preferiva agire diplomaticamente e con discrezione. Dal 1939 il Vaticano inviò regolarmente aiuti finanziari e logistici al fine di aiutare gli ebrei a fuggire dalla Francia”.

L'intervento della storica Yagil Limore
L'intervento della storica Yagil Limore

Fatti taciuti sull'assistenza della Chiesa agli ebrei

"I comunisti in Polonia dopo la seconda guerra mondiale hanno taciuto il coinvolgimento di sacerdoti e di suore nel salvataggio della popolazione ebraica", ha dichiarato il dottor Grzegorz Berent, direttore del Museo della Seconda Guerra Mondiale di Danzica, osservando che "la pubblicazione di documenti ecclesiastici necessari per la legalizzazione degli ebrei che lottavano per la sopravvivenza non è stata effettuata contro, ma con il consenso della gerarchia ecclesiale. Lo stesso vale per i rifugi negli edifici appartenenti alla Chiesa". Durante quella guerra, ha aggiunto Berent, un sacerdote diocesano su cinque è stato assassinato e a quasi il 50% dei sacerdoti è stato impedito il lavoro pastorale. Nonostante ciò, i sacerdoti erano coinvolti nell'assistenza alla popolazione ebraica. In questo contesto, la monumentale pubblicazione di Ryszard Tyndorf dedicata al contributo della Chiesa cattolica romana polacca nell'aiuto agli ebrei durante l'occupazione tedesca è particolarmente importante. "L'autore - osserva il direttore del Museo di Danzica - merita parole di apprezzamento e ringraziamento per i diversi decenni di sforzi che hanno portato alla creazione di un database estremamente ricco sulle relazioni polacco-ebraiche durante la seconda guerra mondiale e alla loro messa a disposizione dei lettori".

Suor Helena Chmielewska con Maria Damaszek, salvata dall'Olocausto
Suor Helena Chmielewska con Maria Damaszek, salvata dall'Olocausto

Opera monumentale

"Questa pubblicazione ha grandi valori documentari e cognitivi. È, in larga misura, una rassegna enciclopedica di molte questioni importanti riguardanti il salvataggio degli ebrei da parte del clero polacco durante la seconda guerra mondiale. Allo stesso tempo, il libro è caratterizzato da una trasparenza elevata. Secondo il professor Wacław Wierzbieniec dell'Università di Rzeszów, in Polonia, "la disposizione cronologica e problematica del materiale adottata dagli autori è giustificata ed è una conseguenza naturale dell'approccio monografico all'argomento".  Wierzbieniec ha sottolineato che durante la raccolta di materiali per il lavoro, gli autori hanno effettuato un'ampia ricerca d'archivio che merita grandi elogi, comprendendo principalmente gli archivi polacchi, israeliani e statunitensi.

Primo testo in inglese sull'aiuto della Chiesa agli ebrei in Polonia

Negli anni '90 c'erano pochissime informazioni in inglese sul salvataggio degli ebrei da parte dei polacchi, in particolare dei sacerdoti. Pertanto, Ryszard Tyndorf e il professor Zygmunt Zieliński, già direttore del Dipartimento di Storia della Chiesa nel XIX e XX secolo, si sono assunti il compito di pubblicare una monografia su questo argomento. "Questo libro, in poche parole, analizza la portata di quel salvataggio. Il suo nucleo centrale è una narrazione episodica basata sulle testimonianze degli ebrei sopravvissuti e dei polacchi che li hanno salvati, integrata da fonti ecclesiastiche", ha affermato Tyndorf. Le persone cambiano idea e apprezzano il ruolo della Chiesa cattolica, ha fatto presente l'autore, portando l'esempio di Mordecai Paldiel, ex direttore del Dipartimento dei Giusti tra le Nazioni a Yad Vashem, che nel 2022 ha scritto: "Molti sacerdoti, monaci e suore sono stati coinvolti nel salvataggio degli ebrei, specialmente dei bambini, esponendosi a grandi pericoli".

Don Stanisław Falkowski, Giusto tra le nazioni durante la cerimonia a Yad Vashem a Gerusalemme
Don Stanisław Falkowski, Giusto tra le nazioni durante la cerimonia a Yad Vashem a Gerusalemme

Il libro può essere scaricato gratuitamente al seguente link: https://bit.ly/3TzWRaH

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23 marzo 2023, 15:26