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Roma, basilica di Santa Maria Maggiore Roma, basilica di Santa Maria Maggiore

Roma, un presepe vivente itinerante per testimoniare la presenza di Dio

L’iniziativa si terrà tra le basiliche di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore, seguendo l'itinerario della processione del Corpus Domini. Il curatore don Ivan Ricupero: “Anche attraverso questi piccoli gesti si può parlare del mistero di Cristo e cercare di coinvolgere più persone possibili”

Ilaria Sambucci - Città del Vaticano

Ci saranno figuranti e delegazioni provenienti da diverse parti d’Italia nel presepe vivente che si svolgerà a Roma, domani sabato 17 dicembre, tra le basiliche di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore. Fabrizio Mandorlini, coordinatore di Città dei Presepi, partner del progetto, ha spiegato che l’iniziativa avrà inizio con la realizzazione della scena dell’approvazione della Regola francescana da parte di Papa Innocenzo III in piazza S. Giovanni Paolo II, poi, i personaggi si sposteranno su via Merulana per la scena del censimento e per rappresentare i momenti di vita della città di Betlemme. In piazza Santa Maria Maggiore, invece, è previsto il mercato dei mestieri mentre sul sagrato dell’omonima basilica sarà allestita la scena della Natività. “L'obiettivo è quello di testimoniare nelle strade che Cristo è presente nella nostra vita”, afferma ai microfoni di Radio Vaticana – Vatican News don Ivan Ricupero, curatore dell’iniziativa e cerimoniere di Santa Maria Maggiore, “siamo tutti chiamati a partecipare a questo mistero che ci conduce alla salvezza”. 

Ascolta l'intervista a don Ivan Ricupero

Il presepe dell'inclusione

Santa Maria Maggiore è conosciuta da secoli anche come Sancta Maria ad Praesepem. Ad attribuirgli questo nome fu Papa Sisto IIl che, nel 432,  vi creò una grotta della Natività simile a quella di Betlemme, ancor prima di accogliere le reliquie della culla di Gesù bambino, tutt’ora conservate sotto l’altare maggiore. ”Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per coinvolgere la città e i pellegrini in visita a Roma in queste settimane – spiega don Ivan Ricupero - così abbiamo pensato a un presepe  vivente itinerante che potesse richiamare il grande evento dell'Incarnazione del Signore. Abbiamo cercato di fare anche la memoria storica di questa rappresentazione e Santa Maria Maggiore ci sembrava il luogo naturale per poter riproporre la scena della Natività”. In passato sono stati organizzati diversi eventi nei pressi di piazza Vittorio Emanuele per ricordare il Natale ma un presepe vivente a Santa Maria Maggiore non c’era mai stato. L’inclusione sociale è una delle caratteristiche principali di questo presepe. Sono tante, infatti, le associazioni che hanno preso parte a quest’iniziativa e che domani attraverseranno il cuore pulsante della città di Roma per raccontare la storia del Salvatore. Al termine della rappresentazione sarà poi celebrata la Novena in preparazione al Natale e, alle 18, il cardinale Angelo De Donatis, vicario per la Diocesi di Roma, presiederà la celebrazione eucaristica con la benedizione dei Bambinelli. 

Parlare di Cristo con piccoli gesti


Papa Francesco, che ha visionato personalmente il progetto, ha subito espresso il suo apprezzamento per la realizzazione del presepe vivente. “Il Santo Padre è molto attento alla dimensione della spiritualità popolare, così ha subito accolto quest’iniziativa – afferma don Ricupero - perché la vede come un momento semplice dove anche attraverso questi piccoli gesti si può parlare del mistero di Cristo e cercare di coinvolgere quante più persone possibili. L’obiettivo è quello di poter testimoniare nelle strade che Cristo è presente nella nostra vita e che siamo tutti chiamati a partecipare a questo mistero che ci conduce alla salvezza”.  Un messaggio di speranza che ci invita a rinascere nella fede e ad aprirci al disegno che Dio ha per ciascuno di noi.

 

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16 dicembre 2022, 11:59