Cerca

Monsignor José Ornelas, vescovo di Leiria-Fátima e presidente della Conferenza Episcopale portoghese Monsignor José Ornelas, vescovo di Leiria-Fátima e presidente della Conferenza Episcopale portoghese 

Portogallo, i vescovi: la questione abusi, un momento di dolore e purificazione

All’apertura della 204.ma Assemblea Plenaria a Fatima, il presidente monsignor José Ornelas ha affrontato il tema degli abusi sessuali nella Chiesa portoghese, delle sofferenze vissute dai fedeli, in particolare sacerdoti, e ha parlato di "dura lotta" contro questo male. Annunciato un rapporto per il prossimo anno redatto dalla Commissione indipendente commissionata dallo stesso episcopato

Salvatore Cernuzio e Anna Poce – Città del Vaticano

"Un momento difficile", ma anche "un momento di purificazione" per tutti i fedeli – laici e in particolare sacerdoti – a causa della "dura lotta con una realtà", quella degli abusi all’interno della Chiesa, la cui dimensione e contorni si è deciso dovesse “essere studiata da persone competenti”. Il presidente della Conferenza episcopale del Portogallo (Cep), monsignor José Ornelas Carvalho, vescovo di Leiria-Fatima, ha aperto la 204.ma Assemblea Plenaria dell'episcopato affrontando il delicato e spinoso tema degli abusi sessuali che ha colpito nei mesi scorsi anche la Chiesa portoghese. 

I lavori della Commissione indipendente

Come in Spagna, Francia e altri Paesi, anche in Portogallo una Commissione indipendente, autorizzata dalla Conferenza episcopale, ha analizzato i casi, vecchi e nuovi, di abusi sessuali sui minori nella Chiesa. E i risultati presentati nei mesi scorsi - come riferito dal coordinatore, lo psichiatra infantile Pedro Strecht - parlano di circa 400 casi comprovati e segnalati all'autorità giudiziaria, di cui diciassette riguardanti sacerdoti ancora in attività. Accuse che riguardano presunti insabbiamenti, dirette pure ad alcuni cardinali. “Si è rivelato un momento di purificazione - ha detto Ornelas - nella ricerca della giustizia, attraverso l'identificazione concreta di queste situazioni dolorose, perché non si facciano indebite generalizzazioni o accuse indiscriminate e anche i responsabili di tali riprovevoli crimini possano ricevere un equo trattamento, nei luoghi opportuni”.

Un rapporto il prossimo anno

La Commissione, "creata per decisione di questa Assemblea", ha poi spiegato Ornelas ai partecipanti alla plenaria, "sta ultimando i suoi lavori e, nel gennaio del prossimo anno, presenterà un rapporto conclusivo che permetterà di conoscere la verità di un passato doloroso, soprattutto per le vittime di tali abusi, che feriscono e ci fanno vergognare tutti”.

Gratitudine alle vittime

Proprio alle vittime, il vescovo ha indirizzato la sua “profonda gratitudine": "In questi mesi hanno coraggiosamente dato la loro testimonianza, per la luce che portano a questa realtà oscura che contraddice l'identità e la missione evangelizzatrice della Chiesa”, ha proseguito il presidente della CEP, che si è poi rivolto a tutti coloro che preferiscono tenere celata nel loro cuore la propria storia e il male subito. “Siamo sempre più consapevoli – ha detto Ornelas - della durezza del vostro dolore e vorremmo poter collaborare con voi per superare questi attacchi ingiusti e, a tutti gli effetti, inammissibili. Voglio assicurare a tutti che la 'tolleranza zero' in questa materia è uno scopo fermo che vogliamo vedere attuato, per sradicare questo male nella Chiesa”.

Un processo di conversione e di liberazione

Secondo il presule, il rapporto della Commissione Indipendente sarà uno “strumento fondamentale” nel percorso “di definizione e attuazione di strategie per mitigare il ripetersi degli abusi, in complementarità con i passi già compiuti dalle Commissioni diocesane per la tutela dei minori e adulti vulnerabili e dal Coordinamento Nazionale di queste Commissioni”. “Il dolore di questo processo non deve scoraggiarci. Al contrario, come ho avuto modo di dire all'apertura del Simposio del clero lo scorso agosto, è un modo necessario per individuare i mali che sono esistiti e sono ancora presenti, perché possiamo assumerli nella loro realtà dolorosa, come un processo di conversione e di liberazione per tutti".

Il programma

La plenaria dei vescovi portoghesi è iniziata lunedì pomeriggio presso la Casa de Nossa Senhora das Dores, nel Santuario di Fatima. Diversi saranno i temi all’ordine del giorno che l’incontro episcopale discuterà prima della sua conclusione, giovedì 10 novembre: oltre alla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili e allo stato attuale del processo per la salvaguardia, anche la Giornata Mondiale della Gioventù Lisbona 2023 e il percorso sinodale 2021-2024.

Fra le altre cose, l’Assemblea approfondirà anche le informazioni e le proposte delle Commissioni episcopali e dei Delegati della Conferenza episcopale; analizzerà il documento “Il dono della vocazione sacerdotale. Ratio Nationalis Istitutionis Sacerdotalis” per l'approvazione e il Budget del Segretariato Generale CEP per il 2023. Al termine dei lavori, il 10 novembre, sempre nella Casa Nossa Senhora das Dores, alle ore 14.30, si terrà una conferenza stampa, durante la quale il presidente della CEP, dopo aver letto il comunicato finale, risponderà alle domande dei giornalisti sui temi trattati nel corso della Plenaria.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

09 novembre 2022, 10:30