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L'udienza del Papa con i rappresentanti del Celam L'udienza del Papa con i rappresentanti del Celam

Celam: per una Chiesa sinodale in uscita verso le periferie

La presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi ha presentato oggi presso il Dicastero per la Comunicazione, il documento frutto delle riflessioni scaturite dall'Assemblea ecclesiale che si è tenuta un anno fa a Città del Messico. L'arcivescovo di Truijllo: d'ora in poi non sarà più possibile trascurare l'ascolto della voce del popolo di Dio

Sebastián Sansón Ferrari - Città del Vaticano

A un anno dall'Assemblea ecclesiale dell'America Latina - che si è tenuta nel 2021 a Città del Messico - la presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi (Celam) ha presentato il documento "Per una Chiesa sinodale in uscita verso le periferie" le cui riflessioni e proposte pastorali sono state condivise ai giornalisti questo pomeriggio presso la sede del Dicastero per la Comunicazione. 

Vidarte: la Chiesa non potrà più non tener conto della voce del popolo di Dio

È stato proiettato un video e si è dato spazio a una serie di testimonianze alla presenza di Oscar Elizalde, direttore del Centro di Comunicazione del Celam e consulente del Dicastero per la Comunicazione. Monsignor Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo, in Perù, e presidente del Celam, ha sottolineato che "l'aspetto inedito della prima Assemblea ecclesiale sta nell'aver coraggiosamente e profeticamente segnato un punto di discontinuità perché d'ora in poi non sarà più possibile evitare la partecipazione del popolo di Dio alle varie decisioni della Chiesa". Secondo il presule, la corresponsabilità è favorita ma allo stesso tempo pone delle sfide, come vivere con coerenza tra il dire e il fare, leggere adeguatamente i segni dei tempi, passare dall'ascolto al dialogo e dal dialogo al discernimento per ispirare l'azione. Cabrejos afferma che "la Chiesa non deve stancarsi, deve costruire ponti, abbattere muri, integrare le diversità, promuovere la cultura dell'incontro e del dialogo, educare al perdono e alla riconciliazione, al senso della giustizia, al ripudio della violenza e al coraggio della pace".

La presentazione del documento presso la sede di Radio Vaticana/Vatican News
La presentazione del documento presso la sede di Radio Vaticana/Vatican News

Stimolare una conversione pastorale e permanente della Chiesa

Suor Liliana Franco Echeverri, presidente dei Religiosi della Confederazione latinoamericana, è intervenuta in streaming rfilettendo sull'importanza dell'Assemblea ecclesiale per la vita religiosa del continente. Poi, lo storico e teologo Gianni La Bella ha parlato sul tema "segni dei tempi che sfidano e incoraggiano la Chiesa latinoamericana e caraibica": la sua è stata una sintesi di ciò che il documento vuole offrire in termini di suggerimenti pratici per rileggere e attualizzare i contenuti e lo spirito della Conferenza di Aparecida, cogliendone l'eredità nel quadro di un percorso che ha come unico obiettivo quello di stimolare una conversione pastorale e permanente della Chiesa. Hanno partecipato alla presentazione monsignor José Luis Azuaje, presidente della Caritas America Latina e Caraibi, il cardinale Odilo Scherer, arcivescovo di San Paolo, suor Laura Vicuña, rappresentante della Conferenza ecclesiale dell'Amazzonia (CEAMA), il cardinale Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua, in Nicaragua. Per l'occasione è stato proiettato un messaggio di Paola Balanza, rappresentante della Pastorale giovanile latinoamericana. Infine, è intervenuto monsignor Jorge Lozano, arcivescovo di San Juan de Cuyo, in Argentina, segretario generale del Celam. 

Espressione del desiderio plurale di una Chiesa in uscita

Il documento, di 146 pagine, è strutturato in diverse parti: "Segni dei tempi che ci interpellano e ci incoraggiano", "Una Chiesa sinodale e missionaria al servizio della pienezza della vita" e poi ci sono le proposte pastorali e le linee di azione. Il testo è un contributo alla riflessione e al cammino delle comunità in America Latina, con la certezza che "siamo tutti discepoli missionari in movimento". Si sottolinea che "è espressione del desiderio plurale di una Chiesa in uscita, perché raccoglie i contributi delle diverse vocazioni e ministeri del Popolo di Dio che hanno partecipato come fedeli discepoli missionari al discernimento delle sfide e degli orientamenti pastorali; per questo è anche un'espressione profetica".

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31 ottobre 2022, 17:15