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La Santa Casa di Loreto La Santa Casa di Loreto

Da Loreto la preghiera per la pace abbraccia il mondo

Nella festa della Natività della Beata Vergine Maria, la mattina dell' 8 settembre, al termine della Messa, la lampada per la preghiera per il mondo viene accesa dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. L'arcivescovo Dal Cin: “Il Signore è con noi anche in questo momento difficile della storia che stiamo attraversando"

Debora Donnini – Città del Vaticano

È dal 1998 che viene accesa la lampada della pace nel Santuario di Loreto. Sono dunque 24 anni. “È una bella tradizione che è nata in occasione della preghiera per l'Italia, indetta da San Giovanni Paolo II”, spiega nell’intervista monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto e Delegato Pontificio per il Santuario della Santa Casa. Questa tradizione si è ripetuta poi nel corso degli anni. “Da 2 anni - possiamo dire da quando è stato indetto il Giubileo lauretano - la lampada accesa per l'Italia è stata ‘estesa’ anche al mondo intero proprio perché il Giubileo toccava tutti i Paesi del mondo, essendo profondamente connesso al mondo dell'Aeronautica e nel centenario della Patrona dell'Aeronautica, la Madonna di Loreto”.

Ascolta l'intervista a monsignor Dal Cin:

La lampada accesa dal ministro dell’Interno

Negli anni l’accensione della lampada è stata fatta da personalità rappresentative, fra le quali anche due presidenti della Repubblica: Carlo Azeglio Ciampi nel 2002 e nel 2020 Sergio Mattarella. “L'anno scorso - ricorda monsignor Dal Cin - sono stati i campioni dello sport che hanno acceso la lampada della pace perché i valori dello sport sono i valori anche che aiutano a costruire una società più giusta e più fraterna”. Un gesto, quello dell’accensione della lampada, profondamente legato alla preghiera per la pace. “La Santa Casa - spiega - custodisce il desiderio di pace che c'è in ogni casa, in ogni famiglia, ma anche in ogni popolo, in ogni Stato, in ogni società che vuole costruirsi sul modello della Casa, quindi del bene di tutti i suoi membri”.

La coesione sociale

Dunque, nella festa della Natività della Beata Vergine Maria, al termine della Messa presieduta da monsignor Dal Cin, sarà accesa la lampada che viene poi posta all’interno delle mura della Santa Casa, davanti all’effige della Beata Vergine Maria che tra queste mura visse e ricevette l'annuncio dell'Angelo. Quest’anno l’accensione è affidata al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in rappresentanza di tutti coloro che garantiscono l’ordine, la sicurezza e il regolare funzionamento degli organismi istituzionali per assicurare la coesione sociale e la serena vivibilità dei Paesi. Sulla scelta di quest’intenzione, monsignor Dal Cin spiega che c'è un’analogia, tra la casa, la famiglia e la vita sociale. “Come ogni famiglia per crescere bene ha bisogno di concordia e rapporti sereni tra i suoi membri, così anche nella società c'è bisogno di coesione per promuovere la crescita di tutti, soprattutto dei più bisognosi”, afferma. Per questo è stato rivolto l’invito al Ministero dell’Interno - rappresentato dalla dottoressa Luciana Lamorgese - che ha il compito di garantire il funzionamento della macchina dello Stato per assicurare il bene dei cittadini e la coesione sociale.

La vicinanza del Signore anche in questo momento difficile

Quindi in riferimento alla Santa Casa di Loreto, monsignor Dal Cin spiega che “rappresenta anche quei desideri di bene, di fede, di speranza, di carità che sono nel cuore di ogni persona perché è la Casa dove Dio innanzitutto ha voluto fare ‘casa’ con l’umanità facendosi uomo e dove una donna si è fatta ‘casa’ per ospitare la presenza di Dio". “Il Signore è con te”, ha detto l'Angelo a Maria. Monsignor Dal Cin si richiama a queste parole per ricordare che “il Signore è con noi anche in questo momento difficile della storia che stiamo attraversando: la pandemia, la guerra nel cuore dell’Europa, in tanti Paesi del mondo, anche la paura e l’incertezza che stiamo attraversando in questo momento nella nostra società italiana ed europea”.

La Patrona dell’Aeronautica

A conclusione, vi sarà la preghiera dell’Angelus e, come di consueto, la benedizione dei velivoli dell’aeronautica militare che sorvoleranno il Santuario. “L’aeronautica italiana e anche mondiale è affezionatissima a questo luogo perché custodisce appunto la memoria viva della Beata Vergine, che è la celeste Patrona di tutti i viaggiatori d'aereo e quindi, con il sorvolo, si rinnova questo omaggio alla Patrona dell'Aeronautica”, dice monsignor Dal Cin che ricorda il grande affetto dei piloti che spesso vengono a Loreto per affidarsi e per ringraziare anche per le missione difficili che hanno affrontato. A livello pastorale, spiega poi monsignor Dal Cin, c’è grande attenzione alle famiglie, si vedono molte famiglie venire in pellegrinaggio. E la pastorale familiare sta proponendo dei percorsi per loro. La base della riflessione è proprio quell’approccio proposto attraverso l’Amoris laetitia.

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07 settembre 2022, 15:08