Cerca

 I ragazzi dello spettacolo "Laudando" del Polo autismo Sant'Eusanio di Rieti I ragazzi dello spettacolo "Laudando" del Polo autismo Sant'Eusanio di Rieti 

Festival di Rieti: musiche e parole dal mondo dell'autismo ispirate alla Laudato si'

Al via oggi la manifestazione dedicata al messaggio del Papa per la Giornata della Comunicazioni sociali: "Ascoltare con l'orecchio del cuore" con il concerto "Laudando", organizzato dal Polo Autismo Sant’Eusanio. Obiettivo: dare voce agli ultimi. Nel pomeriggio, evento della Settimana della Comunicazione dedicato alla radio

Michele Raviart - Città del Vaticano

Raccontare l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco attraverso gli occhi e le emozioni delle persone autistiche. È questo l’obiettivo di “Laudando”, evento inaugurale del festival delle comunicazioni di Rieti in corso fino al 29 maggio. Il concerto-spettacolo vedrà la partecipazione dei ragazzi del Polo Autismo Sant’Eusanio del capoluogo sabino e del gruppo reatino DNA, che curerà la parte musicale. Coordinatore del progetto e musicista del gruppo è Virgilio Paolucci:

Ascolta l'intervista a Virgilio Paolucci

Cos’è “Laudando”?

“Laudando” è la toccante interpretazione dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco dal punto di vista di Andrea Paolucci che è una persona autistica, 36enne, con un autismo molto severo. Lui è anche il promotore del Polo autismo Sant’Eusanio di Rieti, che è uno spazio multifunzionale dedicato a persone adulte con autismo. La sintesi del suo pensiero e questa: “Dio può fare un albero, l’uomo un giardino”, che secondo me è la sintesi, espressa ovviamente in forma scritta, a seguito della lettera della Laudato si’ prodotta da Andrea. In forma scritta perché Andrea ha un autismo, come dicevo, molto severo e oltre all’aplasia e ai disordini sensoriali, non ha linguaggio verbale e ha un’impacciata interazione sociale. Lui ha imparato con fatica – e al momento raggiunge una buona autonomia – a utilizzare la scrittura per comunicare, e quindi ci comunica così queste cose. Ovviamente nello spettacolo, che non è proprio un concerto, saranno alternate letture di commenti di Andrea e degli altri ragazzi con autismo con la musica dei DNA. Tutto lo spettacolo in effetti verte su un'idea, che anche quella di dare voce a chi non ha voce. Quindi non solo autismo, ma anche ragazze madri, tossicodipendenti, alcolisti, immigrati, tutto un mondo di persone che purtroppo non ha modo di essere ascoltato e visto che questo è il festival della comunicazione e visto che il tema è “ascoltare con l'orecchio del cuore” ci è sembrato opportuno dedicare questo evento proprio all'ascolto di queste persone che purtoppo non hanno possibilità di essere ascoltate.

Ci sarà quindi una parte musicale e una parte scritta. Qual è stato poi il contributo delle persone del centro Sant'Eusanio?

Allo spettacolo partecipano ovviamente un po' tutti. A parte i musicisti, partecipano sia gli educatori, che leggeranno alcune di queste comunicazioni scritte, ma anche gli stessi ragazzi perché sono previste una serie di performante in cui loro partecipano a modo loro, ovviamente come possono ovviamente a commento delle nostre canzoni. Faccio un esempio. Filippo, che è autistico e non vedente, leggerà il testo di una canzone nel linguaggio LIS prima dell’esecuzione del brano. Alla fine faranno una performance con dei cartelli sul decalogo dell'accoglienza del disabile. Quindi è prevista anche la loro partecipazione.

Non c’è quindi solo il tema della Laudato si’, ma è un discorso più ampio che poi implica veramente che queste persone siano ascoltate…

All’interno della Laudato si’, che per mia fortuna ho letto un moltissime volte, il discorso dell'ascolto è sotteso e chiaro. Ovviamente va ascoltata Madre Terra per quello che ci sta restituendo, va ascoltata la voce dell'essere umano e va ascoltata anche la voce di Dio. Credo che la comunicazione in questo caso sia abbastanza evidente. “Laudando” è un'invenzione anche linguistica di Andrea, che significa appunto quello che la parola stessa ci suggerisce. Dovremmo tutti quanti veramente seguire la via tracciata da Papa Francesco nella Laudato sì, in tutti i sensi. Prima di tutto ascoltando non solo Madre Natura, ma tutti gli esseri umani, anche gli ultimi. E come è scritto anche nella Laudato Si’ quando Papa Francesco ci racconta dell'orto di San Francesco in cui lasciava sempre uno spazio per le ortiche, per le erbe selvatiche non commestibili, ma che avevano anche loro la loro importanza. Ascoltiamo anche questa parte dell'orto.

La radio, strumento per "toccare il cuore"

Il festival della comunicazione di Rieti è ispirato al messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle comunicazioni sociali “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. Una manifestazione organizzata dalla diocesi di Rieti in collaborazione con i Paolini e le Paoline, promotori anche della Settimana delle comunicazioni, che si svolge parallelamente al festival con contributi da tutta Italia. Questo pomeriggio alle 19, l'evento online "Voci e suoni per scavare nel cuore", approfondimento sulla comunicazione attraverso la radio, intesa come luogo per entrare in un rapporto intimo che favorisca il "toccare il cuore" e il risveglio dei sentimenti dello Spirito. Partecipereanno suor Bruna Fregni, consigliera generale delle Paoline e Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana - Vatican News.

Voci e suoni per scavare nel cuore dell'essere umano

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 maggio 2022, 10:36