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La statua di Santa Rita, donata dal Libano, alla città di Cascia La statua di Santa Rita, donata dal Libano, alla città di Cascia 

Cascia celebra Santa Rita e prega per l’Ucraina e la pace nel mondo

Si aprono sabato, nella cittadina umbra, i festeggiamenti ritiani in ricordo della monaca agostiniana vissuta fra il XIV e XV secolo. Domenica il pontificale presieduto dal cardinale Parolin. La badessa del monastero dove è vissuta la Santa dei Casi Impossibili: il suo amore tocchi i cuori delle persone ferite e incoraggi al dialogo. Quattro donne insignite con il Riconoscimento internazionale Santa Rita

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

“La nostra preghiera del 22 maggio, andrà in particolare al popolo ucraino e a tutti quelli che soffrono per le guerre, perché sia fatta la pace, dovere e diritto di ognuno di noi”: sono parole di madre Maria Rosa Bernardinis, badessa del Monastero Santa Rita, a Cascia, a pochi giorni dalle celebrazioni che ricorderanno la Santa dei Casi Impossibili. Questo fine settimana, nella cittadina umbra, diverse le iniziative in programma. Sabato, i festeggiamenti ritiani avranno ufficialmente inizio con il ritorno della Fiaccola della Pace e del Perdono che, accesa lo scorso 22 marzo, ha raggiunto Cracovia, la città quest’anno gemellata con Cascia. Domenica, alle 10.30, il solenne pontificale sarà presieduto dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin; seguirà la recita della supplica e la benedizione delle rose, fiori simbolo della taumaturga. L’auspicio di suor Maria Rosa è “che l’amore di Rita tocchi ovunque i cuori di coloro che hanno bisogno di una carezza, di conforto e coraggio, e doni la libertà del dialogo col prossimo e con Dio a chi è prigioniero dell’odio, per sé e gli altri”. “In questo tempo di conflitti, divisioni e difficoltà, mi auguro che la festa di Santa Rita sia per l’Italia, l’Europa e il mondo intero una nuova alba di speranza, fede e fratellanza” conclude la badessa.

La diretta streaming degli eventi con video inediti

Torna anche quest’anno, sabato e domenica, la maratona in diretta streaming degli eventi, con video inediti in cui le monache si raccontano schiudendo le porte del monastero su luoghi non aperti al pubblico - come il pollaio e l’orto o il laboratorio artigianale - e su diverse attività, dall’apicoltura alla preghiera, dal servizio di ascolto alla realizzazione di fragranti biscotti. Un’iniziativa con la quale le religiose agostiniane vogliono manifestare la loro vicinanza ai devoti di Santa Rita, che si rende concreta anche nelle opere di carità del monastero. Fra queste la Casa di Santa Rita, il progetto che prevede la realizzazione di un luogo di accoglienza per le famiglie dei malati ricoverati nell’Ospedale di Cascia che arrivano da tutta Italia. Sul sito web del monastero i fedeli potranno partecipare attivamente alla festa di Santa Rita scrivendo e condividendo intenzioni di preghiera, creando e scaricando rose virtuali, diventando ambasciatori dell’amore ritiano nelle vite dei più fragili attraverso donazioni per la Casa di Santa Rita. Proprio per sostenere il nuovo progetto, la Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, durante la diretta sarà impegnata in una raccolta fondi. La maratona video offrirà anche testimonianze dall’Italia e dal mondo, interviste e sette cortometraggi che ricostruiscono gli episodi più significativi della vita di Santa Rita

Il Riconoscimento Internazionale Santa Rita a quattro donne

Tra gli appuntamenti del fine settimana anche il Riconoscimento Internazionale Santa Rita, il premio che dal 1988, per volontà delle monache, dei padri agostiniani e dell’amministrazione comunale, viene conferito a donne di ogni condizione, nazione o religione che testimoniano i valori alla radice del messaggio della Santa di Cascia. Quest’anno le “Donne di Rita” sono quattro e racconteranno le loro storie sabato alle 10 nella Sala della Pace del Santuario di Santa Rita. Si tratta di Chiara Castellani, originaria di Parma, medico, missionaria, che da anni mette al servizio del prossimo la sua professione e la sua vita. Inizialmente volontaria in Nicaragua, dal 1990 vive e lavora nella Repubblica Democratica del Congo, dove, nella provincia del Kwango, dirige l’Ufficio Diocesano delle Opere Mediche. Riceve il Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2022 per aver donato tutta la sua vita ai piccoli e ai dimenticati del mondo e per l’impegno nella formazione di nuovi operatori sanitari attenti allo sviluppo integrale della persona. Concetta Zaccaria è una mamma della Terra dei Fuochi, zona della Campania tristemente nota per il dramma sociale, ambientale e sanitario legato agli smaltimenti illegali di rifiuti tossici. Nel 2012 ha perso una figlia di 12 anni affetta da linfoma di Hodgkin. Le viene conferito il Riconoscimento per aver saputo trasformare il suo dolore in un’opportunità per aiutare gli altri. Attraverso l’associazione Angeli Guerrieri, Concetta sostiene infatti le famiglie che combattono contro il cancro e denuncia il dramma ambientale che vivono i cittadini della Terra dei Fuochi. Maria Antonietta Rositani, di Reggio Calabria, ha subito per anni violenze tra le mura di casa e nel 2018 è stata brutalmente aggredita dall’ex marito, che le ha gettato addosso della benzina dandole fuoco. La fede le ha dato la forza di perdonare, senza smettere di chiedere giustizia, e di tornare a vivere. A lei la consegna del Riconoscimento per essere stata capace di vedere, in tutti i momenti dolorosi della sua vita, la presenza di Cristo, sostenuta dalla fede e dall’esempio di Santa Rita. Silvia Battini, di Sesto San Giovanni, moglie e mamma, dal 2009 convive con la sclerosi laterale amiotrofica, patologia neurodegenerativa. Nel suo difficile percorso ha ritrovato la fede, condividendo ogni cosa col marito ed affrontando con coraggio la malattia. Pur non potendo muoversi e comunicando solo con il movimento delle palpebre, attraverso un sofisticato computer, coltiva una vita colma di affetti che i medici ritenevano impossibile. Il Riconoscimento Internazionale Santa Rita suggella la testimonianza di amore e di fede che dona a chiunque la incontra e le scrive.

Il programma delle celebrazioni

Il programma delle celebrazioni prevede sabato, nella Basilica di Santa Rita, alle 16.30, una liturgia eucaristica presieduta da padre Alejandro Moral Antòn, priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino. Segue, alle 17.30, la consegna del Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2022 e alle 18 la commemorazione del transito di Santa Rita. Nel centro cittadino, invece, a partire dalle 20.30, sfileranno in corteo i gonfaloni dei comuni della Valnerina, le autorità civili, religiose e militari e una delegazione di Cracovia che alle 21.30 raggiungeranno la Basilica di Santa Rita dove si svolgerà lo scambio dei doni tra i comuni gemellati di Cascia e della capitale polacca e l’accoglienza della Fiaccola della Pace e del Perdono. All’interno della Basilica, infine, concluderà la giornata un breve momento di preghiera. Il 22 maggio, giorno in cui si ricorda la morte di Santa Rita, alle 10, lungo il viale della Basilica, precederà la Messa del cardinale Parolin il corteo storico dei personaggi della vita di Santa Rita e la processione proveniente da Roccaporena, città natale di Rita. Infine, alle 19, il rettore della Basilica, padre Luciano De Michieli, presiede la celebrazione eucaristica per i benefattori del Santuario.

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20 maggio 2022, 09:00