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Secam: un nuovo anno all’insegna della pace in Africa

In un messaggio, i vescovi delle Conferenze episcopali dell’Africa e del Madagascar rivolgono un pensiero alle vittime della pandemia, esortando la politica ad impegnarsi per una sanità a servizio di tutti

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

Pace e una politica migliore anche per l’Africa. Questo l’auspicio per il 2021 del Simposio delle Conferenze episcopali dell’Africa e del Madagascar (Secam). Nel messaggio per il nuovo anno – riporta l’agenzia AciAfrica - i vescovi africani si rivolgono ai leader politici del continente con le parole dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco. “Una politica è migliore - ricordano - quando si esprime come forma altissima di carità, è posta al servizio del vero bene comune, riconosce l’importanza delle persone, quando protegge il lavoro”.

L’urgenza di una migliore sanità

Il pensiero dei vescovi va innanzitutto alle vittime del Covid-19 e alle conseguenze nefaste della pandemia rese più devastanti in Africa da servizi sanitari pubblici insufficienti o del tutto inesistenti. Alla luce del messaggio del Papa per la 54.ma Giornata mondiale della pace, dedicato quest’anno al tema della cultura della cura come percorso di pace, il documento chiede dunque ai leader politici di dare priorità alla sanità. Si tratta, in concreto, di costruire migliori sistemi sanitari e infrastrutture, di introdurre un sistema di assicurazione sanitaria universale e di garantire vaccini anti-Covid-19 sicuri ed efficaci per tutti gli africani. “All'inizio del nuovo anno 2021, molti stanno ancora soffrendo e alcuni potrebbero aver perso la speranza anche in Dio. Una nube di incertezza circonda ancora la crisi del coronavirus, nessuno sa quanto tempo ci vorrà prima che la malattia sia messa sotto controllo e la vita torni alla normalità", si legge ancora nel testo che ricorda anche le conseguenze sociali della pandemia, come l’aumento delle violenze domestiche.

Nuovo appello per la pace

Ma il 2020 non è stato funestato solo dalla crisi sanitaria in Africa: conflitti armati e il terrorismo hanno continuato ad insanguinare diversi Paesi del continente. Di qui il rinnovato appello a tutti i protagonisti di questi conflitti e azioni terroristiche a deporre le armi e a cercare di risolvere le loro differenze attraverso il dialogo. “Il 2021 dovrebbe essere l’anno della pace”, è l’auspicio espresso nel documento firmato dal presidente del Secam, il cardinale Phillip Nakellentuba Ouedraogo, arcivescovo di Ouagadougou. Ricordando con Francesco che in questo momento difficile per tutti “nessuno si salva da solo”, i vescovi concludono esortando tutti gli africani ad impegnarsi in questo nuovo anno per “una vera fratellanza/sorellanza, solidarietà e cura reciproca che del resto - affermano - sono valori comuni a tutte le tradizioni africane”.

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03 gennaio 2021, 08:00