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Nel giorno di Sant'Antonio abate 2020, la Coldiretti ha allestito in Piazza San Pietro una piccola fattoria Nel giorno di Sant'Antonio abate 2020, la Coldiretti ha allestito in Piazza San Pietro una piccola fattoria

Sant’Antonio abate e gli animali in tempo di pandemia

La Chiesa oggi ricorda il “padre dei monaci” e il protettore degli animali che, proprio in questo giorno, vengono benedetti. Negli anni scorsi, gli allevatori in Piazza San Pietro allestivano una piccola fattoria

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

L’emergenza sanitaria condiziona la vita di ognuno di noi e stravolge, in molti casi, abitudini e tradizioni. Il giorno della festa liturgica di Sant’Antonio Abate, ad esempio, è stato sempre scandito dalla benedizione degli animali e da momenti di convivialità. Anche in Piazza San Pietro, negli anni scorsi, la Coldiretti offriva la possibilità di avvicinarsi agli animali per conoscerli meglio e accarezzarli. Una piccola fattoria che rendeva felici i bambini ma anche un modo per onorare la figura di Sant’Antonio. E' diventata consuetudine anche la Messa in mattinata nella Basilica di San Pietro e la benedizione degli animali al termine della celebrazione.

Sant'Antonio abate
Sant'Antonio abate

Una benedizione via social 

La pandemia quest’anno non ha permesso di svolgere in questo modo la festa del Santo. Lunedì, nella Basilica Vaticana sarà celebrata la Messa, ma senza la benedizione degli animali. La Copagri Lazio, Confederazione di produttori agricoli, offre però la possibilità di una benedizione simbolica, attraverso i canali social, che sarà impartita nella Messa celebrata a Rieti da monsignor Benedetto Falcetti, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo. Nel corso di questa celebrazione, una delegazione della Copagri donerà dei cesti contenenti prodotti agroalimentari, tipici della Regione Lazio e destinati a chi vive in condizione di necessità.

La visita di Delpini a due fattorie 

Ieri mattina, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha fatto visita a due cascine non lontane dal capoluogo lombardo. La Coldiretti Lombardia ha reso noto che in queste fattorie “si allevano maiali, mucche da latte e da carne, che sono tra i settori più colpiti dagli effetti provocati dall'emergenza sanitaria con un calo dei prezzi riconosciuti alla stalla a fronte di un aumento dei costi di produzione”. Secondo un report regionale, sono “più di 38 milioni gli animali della fattoria lombarda” e stando all’Istat, a livello nazionale, la pandemia ha avuto un impatto economico negativo: quasi due allevamenti su tre (63,6%) sono infatti in sofferenza. 

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17 gennaio 2021, 08:00