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Pellegrini in una foto storica di Piazza di Porta S. Giovanni Pellegrini in una foto storica di Piazza di Porta S. Giovanni

La Diocesi di Roma, un libro ne racconta storia e futuro

Scritto da Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo per le edizioni San Paolo, il testo ripercorre la storia della Chiesa locale a partire dal 1870, anno della fine dello Stato Pontificio, e ne intreccia l’evoluzione con lo sviluppo della capitale del nuovo Stato Italiano. La presentazione ufficiale in diretta televisiva e sui social giovedì 10 dicembre

Federico Piana - Città del Vaticano

“Un’accurata, affidabile, ricostruzione storica dell’identità della Chiesa locale di Roma e della configurazione della città fino ai nostri giorni, a partire dal 1870 con la fine dello Stato Pontificio”. Il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, definisce così, nella sua prefazione, il libro ‘Roma. La Chiesa e la città nel XX secolo’, scritto da Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo per le edizioni San Paolo. Il testo, che viene presentato il 10 dicembre alle 17.00 in diretta televisiva su Telepace e in streaming sulla pagina Facebook del Vicariato, si pone l’entusiasmante obiettivo di far conoscere l’evoluzione della Chiesa locale in parallelo con lo sviluppo della città, divenuta nel 1871 capitale del nuovo Stato italiano.

Il grande impulso del Concilio Vaticano II

Marco Impagliazzo, docente di Storia Contemporanea all’Università di Roma Tre e presidente della Comunità di Sant’Egidio, spiega che dal libro emerge come la diocesi di Roma sia diventata realmente tale solo dopo il Concilio Vaticano II: “Prima - racconta - era gestita dalla curia come fosse uno dei suoi tanti uffici: l’impegno pastorale era molto debole, anche per il fatto che le parrocchie erano davvero poche. Dal Concilio Vaticano II in poi - e successivamente con la grande opera di San Giovanni Paolo II - essa si è trasformata in una vera diocesi, naturalmente alla cui guida c’è il Papa”.

Ascolta l'intervista a Marco Impagliazzo

Maggiore indipendenza dalla Curia

La rivoluzione, si legge nel libro, ha comportato che la diocesi di Roma assumesse, lentamente, una centralità maggiore rispetto alla Curia. “In quegli anni - entra nel dettaglio Marco Impagliazzo - acquista certamente maggiore indipendenza. Ad esempio, si crea la Caritas diocesana, si formano diversi settori territoriali, ognuno dei quali guidato da un vescovo. Tutto questo, ha fortificato una struttura che da quel momento inizia a dipendere soprattutto dal Papa piuttosto che dalla Curia Romana” .

La Chiesa ed i momenti clou della città

Il testo, però, non è solo utile per comprendere le radici del passato ma è un’opportunità anche per ricostruire, con obiettiva lucidità, alcuni fatti che hanno inciso profondamente sulla vita della diocesi di Roma. Marco Impagliazzo ne elenca diversi, che il libro prende in esame: “Sono alcuni momenti chiave come la seconda guerra mondiale e la ricostruzione post bellica: qui si vede con chiarezza il ruolo della Chiesa in un momento di crisi, di passaggio. E poi ci sono gli anni della contestazione giovanile, del terrorismo, culminato con l’assassinio di Aldo Moro. Sapere da dove veniamo - la grande storia che abbiamo alle spalle - ci aiuta a capire meglio che siamo una Chiesa in uscita, come ci chiede spesso Papa Francesco”.

Chiesa di Roma, unica realtà sociale fondamentale

Il libro traccia anche le linee guida verso il futuro, che, per il presidente della Comunità di Sant’Egidio è chiaro: “Oggi la Chiesa di Roma è l’unica realtà sociale fondamentale che va incontro alle esigenze dei cittadini romani. Tante realtà comunitarie sono scomparse così come tante reti che legavano la vita della città si sono dissolte. Oggi la Chiesa, attraverso le parrocchie - conclude -  la Caritas ed i movimenti, mostra la volontà di voler fare della città una vera comunità”.

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09 dicembre 2020, 15:02