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Caritas Belgio aiuta 16 centri di accoglienza per "bambini di strada"

Un supporto "davvero molto importante soprattutto all’avvicinarsi della fine dell’anno e in questa nuova ondata di Covid-19, in un contesto di crescente miseria”. Le parole di Jean-Pierre Godding, responsabile del Centro Ndako ya Biso di Makala. In tutto, saranno 800 giovanissimi a beneficiare degli aiuti

Tiziana Campisi - Città del Vaticano

Grazie a Caritas Belgio cibo e prodotti igienici, necessari per evitare la diffusione del coronavirus, sono stati distribuiti a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, in 16 centri di accoglienza per “bambini di strada”. ai quali sono giunti mascherine, soluzioni idroalcoliche, detergenti, kit per l’igiene delle mani, e ancora riso, farina di manioca e di mais, fagioli, olio, sale e zucchero.

Solo in pochi sono venuti ad aiutarci

“È un aiuto davvero molto importante che la Caritas ci ha dato, soprattutto all’avvicinarsi della fine dell’anno e in questa nuova ondata di Covid-19, in un contesto di crescente miseria” ha affermato Jean-Pierre Godding, responsabile del Centro Ndako ya Biso di Makala che ospita 45 bambini. Tanti i ragazzi che hanno voluto esprimere il loro grazie a Caritas Congo e a Caritas Belgio. “Grazie mille per tutto questo cibo e per tutti gli altri beni, che ci mancavano in gran parte - ha detto Etalu Kimberly del Centro ChariSecours di Matete -. Durante il confinamento la vita è stata dura. Solo poche persone di buona volontà sono venute ad aiutarci. Abbiamo pregato e abbiamo sperimentato che Dio ha toccato il cuore dei nostri donatori che così ci hanno aiutato. Possa Dio ricompensarli cento volte tanto”.

Il sogno di Etalu

Al primo anno di Economia in una università locale, Etalu Kimberly sogna di guadagnarsi da vivere, non appena terminati gli studi, per poter aiutare altri bambini e persone in difficoltà. “Nel momento in cui ci siamo trovati di fronte all’emergenza sanitaria provocata dal Covid19, è stato molto difficile per noi soddisfare le esigenze dei nostri bambini - ha raccontato Godefroid Wané, direttore del centro di Nazareth Bondeko di Limete che accoglie 13 ospiti - il loro sostegno dipende dalle offerte delle messe domenicali nella nostra cappella della Comunità Bondeko. Ma le messe erano state sospese. Dei 20 bambini, il centro è riuscito a mantenerne solo 13. Gli altri sono stati accolti presso alcune famiglie, mentre persone di buona volontà hanno portato cibo e altro”. Grazie al sostegno di Caritas Belgio e Caritas Congo, ora, il centro Nazareth Bondeko ha potuto offrire ai suoi ospiti il necessario per la sopravvivenza.

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13 dicembre 2020, 11:12