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Carceri in Spagna, al via una campagna a tutela dei minori

In occasione del Natale, il Segretariato della Pastorale penitenziaria della diocesi di Orihuela-Alicante e l'Università CEU Cardenal Herrera di Elche, hanno lanciato una campagna, nella provincia di Alicante, dal titolo "Nascere in carcere, vivere in libertà", che invita i cittadini a collaborare, affinché i figli dei detenuti possano crescere in libertà

Anna Poce -  Città del Vaticano

Obiettivo principale della campagna dal titolo "Nascere in carcere, vivere in libertà",  nella provincia di Alicante, è quello di ottenere le risorse economiche necessarie per sostenere una nuova casa famiglia per le madri detenute. Tutti i cittadini sono chiamati a collaborare, con una particolare attenzione per i figli di chi è in carcere perchè possano crescere senza il drammatico peso del distacco prematuro e improvviso. La Pastorale carceraria, in un comunicato parla quindi di una nuova costruzione, la Residenza Irene Villa de Fontcalent, struttura carceraria in cui le donne scontano la propria pena assieme ai loro figli fino all’età di tre anni. La casa famiglia è nata per impedire che le madri, al compimento dei tre anni dei bambini, debbano separarsene, e per permettere ai loro figli, mentre esse finiscono di scontare la pena, di crescere in libertà.

Fra gli altri obiettivi della campagna, anche quello di continuare a tenere aperta la casa famiglia San Vincenzo de' Paoli per le donne e di Pedro Arrupe per gli uomini, di favorire il reinserimento dei detenuti nella diocesi, di offrire borse di studio alle famiglie dei detenuti, di facilitare la comunicazione telefonica dei carcerati con le famiglie, così come aiutare i parenti, affinché possano far visita ai loro familiari in carcere. Infine, il suo scopo è anche quello di aiutare i carcerati che hanno meno opzioni ad inserirsi nella società e ad accedere al mondo del lavoro, per costruire così una vita basata sui valori del lavoro e della reponsabilità sociale.

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14 dicembre 2020, 17:22