Cerca

Rischio carestia in Burkina Faso Rischio carestia in Burkina Faso 

Burkina Faso, allarme Caritas: a rischio carestia oltre 2 milioni di persone

La Caritas del Burkina Faso, uno dei Paesi africani più poveri al mondo, lancia un forte appello alla comunità internazionale. Bisogna intervenire con aiuti alimentari per salvare circa 2 milioni di persone in povertà estrema che rischiamo la fame

Oltre due milioni di persone sono a rischio carestia, in Burkina Faso, a causa delle condizioni climatiche avverse e dei conflitti interni. L’allarme arriva dalla Caritas locale che, in una nota, sottolinea: si tratta di un numero tre volte superiore a quello del 2019. Il direttore dell’organismo, padre Constantin Sere, parla di “crisi dimenticata” dal resto del mondo ed invoca aiuti internazionali, soprattutto perché è in arrivo la stagione delle piogge torrenziali che durerà fino alla fine di ottobre. Seicentomila euro è la cifra necessaria, secondo la Caritas, per fornire alla popolazione alloggi, cibo, acqua potabile e fonti di sostentamento per i prossimi mesi. Gli aiuti si concentreranno su 1.500 famiglie residenti nelle diocesi di Kaya, Fada N'Gourma, Nouna e Dédougou. Ciascun nucleo familiare riceverà 50 kg di riso o di miglio; 25 kg di fagioli kg; 5 litri di olio; 2 kg di sale e 5 mila franchi in valuta locale (pari a circa 8 euro) per acquistare cibo fresco.

La fame causata dalle guerre

Dopo quattro anni di violenze e tensioni, che hanno sconvolto il confine a nord e ad est del Paese, l’aspirazione principale della popolazione è, tuttavia, “il ritorno alla pace e alla normalità – sottolinea padre Sere – Ma tutto questo non accadrà per ancora molto tempo, poiché i conflitti non accennano a diminuire e, nonostante gli sforzi dello Stato, i gruppi armati continuano a seminare terrore”. “Il futuro è preoccupante – conclude il direttore della Caritas Burkina Faso - ma noi continuiamo a riporre la nostra fede in Dio e nell'amore dei nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo".

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

06 luglio 2020, 13:58