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La Pasqua tra i monaci di Deir Mar Musa: una luce nel deserto

Su Vatican News le foto delle celebrazioni pasquali nel monastero fondato da padre Paolo Dall’Oglio rapito sette anni fa in Siria

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Dalla Siria insanguinata da 9 anni di guerra e 384 mila morti, come ha ricordato Papa Francesco nel messaggio Urbi et Orbi, arrivano le immagini della Pasqua vissuta nel monastero siro-cattolico di Deir Mar Musa, fatto rinascere nel 1982 da padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita rapito a Raqqa il 29 luglio del 2013. Una Via Crucis nel deserto, un Cristo abbracciato e avvolto in un lenzuolo bianco, mani strette intorno alla sua Croce: in queste foto c’è il messaggio di una luce pasquale che non muore nonostante le tenebre di una guerra che prosegue.

Pasqua nel monastero di Deir Mar Musa
Pasqua nel monastero di Deir Mar Musa

Con l’aiuto di Dio andrà tutto bene

Qualche settimana fa, i monaci e le monache della comunità, in un messaggio, hanno espresso la loro preoccupazione per il diffondersi del coronavirus.  Allo stesso tempo hanno esortato a pregare perché questo virus faccia comprendere che “siamo una sola umanità e solo nella responsabilità condivisa ce la possiamo fare”. “Rinchiusi come siamo per il nostro bene, uniamoci per pregare – è stato il loro appello - per le persone rinchiuse, in modo particolare per quelle ingiustamente prive di libertà, i prigionieri, i rapiti, gli scomparsi e specialmente per il nostro fondatore, padre Paolo”. “Con l’aiuto di Dio - hanno concluso - tutto andrà tutto bene!”

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14 aprile 2020, 11:55