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Messaggio pasquale delle Chiese d'Europa: i cristiani siano testimoni di speranza

Il cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea), insieme al rev. Christian Krieger, presidente della Cec (Conferenza delle Chiese europee) in vista della Pasqua incoraggiano i cristiani a essere protagonisti del messaggio di vita che viene dal Vangelo. "Dio è più forte della morte!" ripete il cardinale nella nostra intervista

Gabriella Ceraso e Giancarlo Lavella - Città del Vaticano

Si levano nuovamente insieme le voci della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece) e della Conferenza delle Chiese Europee (Cec) in questo tempo di pandemia e nell'approssimarsi della Pasqua. Lo fanno attraverso i rispettivi presidenti, il cardinale Jean-Claude Hollerich e il reverendo Christian Kriege, che finora, anche quando il Vecchio continente ha taciuto all'inzio del diffondersi del contagio da coronavirus, hanno sempre lodato e incentivato ogni forma di solidarietà e di condivisione sociale e hanno sostenuto con la preghiera i leader politici perchè, non cedendo ai nazionalismi, lavorassero per il bene comune e l'aiuto ai più vulnerabili.

La lotta contro la morte

Oggi, a pochi giorni dalla Pasqua, tempo di prova e di grazia, in un messaggio i presidenti di Comece e Cec sottolineano la straordinarietà della commemorazione di quest'anno della Passione e morte di Cristo e della celebrazione della sua Risurrezione e il loro significato. 

"Questa Pasqua - scrivono - i credenti non avranno la possibilità di ritrovarsi per pregare e cantare, riunirsi per rimanere in silenzio di fronte a Dio, ascoltare la sua parola, incontrarsi per condividere il pane ed il calice". La lotta al Covid-19 che "semina lutti tra tutti i popoli", impone isolamento e distanza, dunque ciascuno sarà "confinato" in casa e in auto-isolamento volontario, celebrerà "la vittoria della vita sperando di sconfiggere la morte".

La speranza della fede

"Più che mai - proseguono i presidenti di Cec e Comece - gli attuali eventi ci ricordano quanta speranza una dimensione di fede possa apportare". Nella speranza è la nostra salvezza, si legge nel messaggio sulla scorta dell'Apostolo Paolo nell'Epistola ai Romani: "Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno gia vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza" (Romani 8. 24-25).

L'augurio finale dunque, dei presidenti di Comece e CEC,  è che il "Vangelo Pasquale possa muovere questo soffio di speranza nei cuori e nei pensieri dei Cristiani, possa il soffio di Dio animare la nostra salda attesa, affinché la Chiesa e ciascuno di noi possa divenire portatore di speranza e luce nel nostro mondo sconvolto da tanta sofferenza. Possa Dio tre volte Santo, Colui che è, che è stato e che verrà, benedire e preservare la Sua umanità. Cristo è risorto, Egli è veramente risorto!".

Ascolta l'intervista al cardinale Hollerich

Nell'intervista rilasciata a Giancarlo Lavella il cardinale Jean-Claude Hollerich ritorna sul tema della croce e della speranza che da essa nasce. "Solo confrontandoci con la croce, dice, possiamo trovare la speranza. Portando nel nostro quotidiano la croce, che può essere una malattia, un gesto d'amore da compiere in famiglia, o condividendo le croci che in questo momento sono dei medici e degli infermieri in prima linea, solo così, Dio ci auterà a portare le nostre e il frutto sarà la speranza". 

L'augurio all'Europa

Porgendo poi un augurio speciale al continente che è piegato dalla pandemia e che più volte è stato definito "scristianizzato", il cardinale afferma: "l'Europa è scristianizzata in tanti paesi, non ancora in Italia, per fortuna, ma io penso che questa che stiamo vivendo sia veramente un'occasione di conversione all'amore di Dio. Noi in Europa dobbiamo metterci di nuovo alla ricerca del senso vero della vita, contro ogni forma di consumismo anche religiioso. Abbiate speranza: Dio è più forte delle morte. E questo ci apre tutte le porte verso la vita!".

 

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08 aprile 2020, 10:05