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America Latina. Assemblea della Chiesa sull'impatto delle attività minerarie

L’impatto dell’estrazione mineraria in varie zone dell’America Latina è stato il tema al centro della quarta assemblea della rete ecumenica latinoamericana Iglesias y Minería, tenutasi il 21 e 22 agosto a Buenos Aires

Eugenio Serra – Città del Vaticano

L’assemblea svoltasi nella capitale argentina ha visto la partecipazione di oltre 60 partecipanti: vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, provenienti da 10 Paesi latinoamericani. La “Carta di Buenos Aires”, Il documento conclusivo uscito dall’incontro, ha messo in evidenza l’impatto dannoso delle attività estrattive in diverse aree del continente.

Campagna di ‘desinvestimiento’

Anche padre Bossi, missionaria comboniano in Brasile, era presente all’assemblea svoltasi in Argentina. Nell’incontro è stata rilanciata – dichiara all'Agenzia Sir – “la spiritualità ecumenica e interreligiosa come fonte della resistenza e della speranza delle comunità minacciate da questi attacchi”.  Aggiunge ancora: "abbiamo sviluppato e consolidato la cosiddetta campagna di ‘desinvestimiento’, un’iniziativa che invita le Chiese, le diocesi, le congregazioni a ripensare i propri investimenti ritirandoli da chi partecipa alle estrazioni minerarie. Possono essere ricordati i recenti disastri criminosi, come quelli di Mariana e Brumadinho in Brasile, che hanno provocato centinaia di vittime, a partire proprio dalla responsabilità delle imprese”.

La tragedia mineraria di Brumadinho

Il 25 gennaio a Brumadinho, un comune brasiliano situato nello stato del Minas Gerais, è crollata una diga di nella mineria dell'impresa Vale causando la morte di 270 persone. Una tragedia simile a quella avvenuta nello stesso Stato nel novembre del 2015, quando persero la vita 19 persone e i rifiuti tossici provocarono un disastro ambientale senza precedenti.

In preparazione del Sinodo di ottobre in Amazzonia

“Ci stiamo preparando al Sinodo – spiega ancora il missionario comboniano - un momento speciale e fortissimo per la Chiesa, ma anche per la difesa di questi territori. Ricordiamo che l’Amazzonia è il territorio più minacciato, anche dall’estrazione mineraria. In questi giorni in Brasile si sta addirittura discutendo della possibilità di aprire l’accesso delle imprese minerarie nelle terre indigene, rimaste l’ultimo baluardo di resistenza negli spazi amazzonici. Comprendiamo, dunque, come quello dell’estrazione mineraria sia un tema chiave”.

“Carta di Buenos Aires”

Nel documento conclusivo uscito dall’assemblea della rete ecumenica latinoamericana si fa riferimento anche agli incendi in corso in Amazzonia e alle responsabilità del governo nel mettere a rischio la vita del pianeta. E si incoraggia “a mettere in comune le molteplici resistenze dei nostri popoli” e ad avviare “azioni di rafforzamento di questa lotta” in difesa dei territori più colpiti dall’impatto nocivo delle attività estrattive, “sapendo che da esse dipende anche la sopravvivenza del nostro pianeta, la nostra Madre terra”.
 

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26 agosto 2019, 13:07