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I familiari attendono notizie davanti al carcere di Acarigua I familiari attendono notizie davanti al carcere di Acarigua

Venezuela: vescovi su massacro nel carcere di Acarigua

Dopo la strage di venerdì scorso nella prigione di Acarigua, la Commissione Giustizia e Pace dell’episcopato venezuelano ricorda alle autorità dello Stato venezuelano che è loro dovere inderogabile garantire a tutti il rispetto dei diritti umani della popolazione carceraria, che si trova sotto la loro custodia e protezione

“Di fronte a quanto accaduto, che deploriamo profondamente e che riempie di allarme, stupore e tristezza coloro che sono in carcere e le loro famiglie, la Commissione Giustizia e Pace dell’episcopato venezuelano ricorda nuovamente alle autorità dello Stato venezuelano che è loro dovere inderogabile garantire e rispettare tutti e ciascuno dei diritti umani della popolazione carceraria, che si trova sotto la loro custodia e protezione”. Lo scrive, in un comunicato ripreso dall'Agenzia Sir, l’organismo ecclesiale, presieduto da mons. Roberto Lückert León, vescovo emerito di Coro, in seguito a quanto accaduto la scorsa settimana nel carcere venezuelano di Acarigua (Stato di Portoguesa), che si trova a circa 300 chilometri a sudovest di Caracas, dove venerdì 30 detenuti sono morti e 19 sono rimasti feriti nell’ambito di una rivolta, i cui contorni non sono stati chiariti.

L’ordine nelle carceri non può essere delegato dalle autorità statali a persone private

“La custodia e l’ordine all’interno delle carceri non può essere concesso o delegato dalle autorità statali a persone private e specialmente ad altri detenuti che mediante la costrizione e l’uso terrore mantengono un ordine basato sull’estorsione ai reclusi e ai loro familiari, per esercitare la violenza e diversi traffici illeciti, come per esempio di stupefacenti, armi e altro”, prosegue la nota.

I vescovi chiedono un’autentica giustizia per la morte dei detenuti

In particolare, la Commissione ricorda che le autorità hanno l’obbligo di non permettere l’ingresso di armi nelle carceri e di mantenere l’ordine e la disciplina interna con personale professionalmente qualificato. La Commissione chiede, inoltre, un’autentica giustizia per la morte dei detenuti, “che si sommano ai massacri accaduti in altri commissariati di polizia gli scorsi anni e rimasti nell’assoluta impunità”, e “provvedimenti immediati che garantiscano a vita e l’integrità delle persone detenute”. (Agenzia Sir)
 

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30 maggio 2019, 12:25