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Il cardinale Fernando Sebastián Aguilar, arcivescovo emerito di Pamplona e Tudela Il cardinale Fernando Sebastián Aguilar, arcivescovo emerito di Pamplona e Tudela  

Si è spento il cardinale spagnolo Sebastián Aguilar: aveva 89 anni

Arcivescovo emerito di Pamplona e Tudela, era stato creato cardinale da Papa Francesco nel 2014. I funerali saranno celebrati domani nella Cappella del Santissimo Sacramento della Cattedrale di Malaga

Si è spento ieri a Malaga all’età di 89 anni il cardinale Fernando Sebastián Aguilar, arcivescovo emerito di Pamplona e Tudela (Spagna). I funerali saranno celebrati domani nella Cappella del Santissimo Sacramento della Cattedrale di Malaga e qui il porporato sarà sepolto, secondo la sua volontà.

Nato a Calatayud, nella diocesi di Tarazona, il 14 dicembre 1929, entra quindicenne nella Congregazione dei missionari figli del Cuore Immacolato di Maria (claretiani) a Vich, dove l’8 settembre 1946 emette la professione religiosa. Termina gli studi filosofici e teologici nei seminari della Congregazione a Solsona e poi a Valls, dove riceve l’ordinazione sacerdotale dal cardinale Benjamín de Arriba y Castro il 28 giugno 1953.

Inviato a Roma per la specializzazione in teologia alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, nel 1957 consegue il dottorato con una tesi sulla maternità divina di Maria. Nel 1956 perfeziona gli studi in filosofia contemporanea, teologia fondamentale e teologia e pastorale dei sacramenti all’Università cattolica di Lovanio, in Belgio. Dal 1957 inizia la sua attività di docente in teologia, insegnando nei seminari claretiani di Valls, Salamanca e Roma. Nel 1959 è annoverato tra i membri della Società mariologica spagnola e nel 1966 è nominato direttore della rivista «Ephemerides mariologicae». Nello stesso anno fonda la rivista «Iglesia viva», che dirige fino al 1971.

Nel 1967 inizia l’insegnamento della teologia alla Pontificia università di Salamanca e nel 1970 è eletto decano di facoltà. Nel settembre 1971 è nominato rettore dell’università, incarico che svolge fino al 17 luglio 1979.

Il 22 agosto 1979 Giovanni Paolo II lo sceglie come vescovo di León. Il 29 settembre successivo riceve l’ordinazione episcopale nella Cattedrale cittadina. Inizia un’intensa attività ministeriale utilizzando anche l’originale strumento delle Cartas desde la fe (Lettere dalla fede), scritti brevi su temi di attualità pastorale, teologica e sociali con i quali si rivolge ai suoi fedeli. Durante la permanenza nella diocesi ne scrive più di seicento.

Il 21 giugno 1982 è eletto segretario generale della Conferenza episcopale spagnola. In questa veste partecipa ai preparativi della visita di Giovanni Paolo II, che si svolge dal 31 ottobre al 9 novembre di quell'anno anno, e cura le relazioni tra l'episcopato nazionale e il primo Governo a guida socialista.

Le responsabilità e gli impegni come segretario generale dell’episcopato nazionale lo inducono, nel giugno 1983, a rinunciare al governo pastorale della diocesi di León. Nel 1987 viene rieletto segretario generale della Conferenza episcopale per un altro quinquennio, ma l’anno dopo rinuncia all'incarico perché l'8 aprile 1988 Papa Wojtyła lo nomina arcivescovo coadiutore di Granada, dove fa il suo ingresso il 5 giugno seguente.

Nel 1990 viene chiamato a far parte della commissione preparatoria dell’assemblea speciale per l'Europa del Sinodo dei vescovi, che si svolge dal 28 novembre al 14 dicembre 1991. Nel settembre dello stesso anno, intanto, è nominato amministratore apostolico della diocesi di Malaga, dove inizia il suo ministero il 15 settembre. Nel 1992 diventa gran cancelliere della Pontificia Università di Salamanca e nel febbraio successivo viene eletto vice presidente della Conferenza episcopale spagnola, incarico che gli viene rinnovato nel 1996 e nel 2002.

Il 26 marzo 1993 Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita di Pamplona e vescovo di Tudela e nel maggio 1994 lo annovera tra i membri della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Nel settembre dello stesso anno partecipa all’assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla vita consacrata e viene eletto nella commissione che si occupa della redazione del messaggio finale.

Nel febbraio 1999 è membro del comitato esecutivo della Conferenza episcopale spagnola e dal primo al 23 ottobre interviene alla seconda assemblea speciale per l'Europa del Sinodo dei vescovi. Il 31 luglio 2007 rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi. Dal settembre successivo si dedica all’insegnamento a Malaga, nella Fondazione Paolo VI, della quale è presidente. Continua a scrivere le sue Cartas desde la fe, pubblicate attraverso i mezzi di comunicazione digitali, e cura il blog Veritas in caritate. Per nomina pontificia ha partecipato alla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi su Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (ottobre 2014).

Papa Francesco lo ha creato cardinale nel Concistoro del 22 febbraio 2014, del Titolo di Sant’Angela Merici.

Con la sua morte, il Collegio cardinalizio risulta composto da 223 cardinali, di cui 124 elettori e 99 non elettori.

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25 gennaio 2019, 11:00