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Paolo VI riceve in udienza Aldo Moro, il 25 gennaio 1964 Paolo VI riceve in udienza Aldo Moro, il 25 gennaio 1964 

Nominato postulatore per la Beatificazione di Aldo Moro

La causa di Beatificazione di Aldo Moro è stata recentemente affidata ai domenicani. Parla il postulatore padre Gianni Festa

Luca Collodi - Città del Vaticano

La causa di Beatificazione di Aldo Moro è stata affidata all’Ordine dei Domenicani. “Aldo Moro - spiega padre Gianni Festa, postulatore generale del Domenicani - era infatti un laico domenicano, un terziario domenicano”. “Ciò che la postulazione deve provare - aggiunge - è prima di tutto l’alta qualità della vita cristiana di Aldo Moro, quindi la pratica delle virtù, quali la carità, la fede, la speranza” (Ascolta e scarica l'intervista a padre Gianni Festa). Moro è stato presidente della DC, presidente del Consiglio e guidò il primo governo del centro-sinistra nel 1963 composto da Dc, Psi, Psdi e Pri.

Inchiesta diocesana

“Sono stato nominato da poco e siamo in attesa che il Vicariato di Roma avvalori la mia nomina per iniziare il percorso diocesano, fondamentale per l’iter successivo della Beatificazione di Aldo Moro”. “Si tratta - prosegue padre Festa, postulatore della causa - di istituire l’inchiesta diocesana per raccogliere testimonianze che saranno poi vagliate in sede di Congregazione delle Cause dei Santi e poi costruire il profilo futuro della pratica di Beatificazione”.

Moro, laico domenicano

“La causa di Beatificazione di Aldo Moro è stata recentemente affidata ai domenicani per due motivi. La postulazione domenicana ha infatti da poco già seguito la causa del venerabile La Pira, laico domenicano. E anche Moro è entrato a far parte del laicato domenicano fin da studente a Bari. Era un laico domenicano”.

Paolo VI, ispiratore dell’impegno politico

“La Pira, Giordani, Lazzati, Dossetti, Moro erano tutti amici di Papa Montini. Certamente il magistero della paternità di Paolo VI è stato il soggetto ispiratore della migliore gioventù italiana degli anni ‘30. Ed è stato un magistero non solo sulla formazione personale, spirituale e di fede, ma anche della visione dello Stato e del servizio politico”.

Santità e politica

“La politica è ambito di servizio al bene comune e l’uomo ispirato al Vangelo può santificarsi in questa forma di servizio e di vita. La politica non è un campo mefitico: una visione manichea - conclude padre Festa - da respingere”.

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11 luglio 2018, 15:45