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Vescovi del Burundi con Papa Francesco Vescovi del Burundi con Papa Francesco 

Vescovi Burundi: no a modifiche della costituzione

La Chiesa cattolica del Burundi critica il referendum costituzionale previsto nel Paese tra due settimane e che dovrebbe permettere al Presidente Pierre Nkurunziza di rimanere al potere fino al 2034

Jean Pierre Bodjoko - Città del Vaticano

I vescovi invitano a una riflessione seria sulla riforma. Secondo la Conferenza dei vescovi cattolici del Burundi, prima di modificare in profondità il testo, bisogna affrontare la crisi politica e sociale che sta attraversando il Paese da tre anni e il clima di diffuso terrore . Il progetto di revisione della Costituzione, a parere dell'episcopato, non tiene conto dell’articolo 299 dell’attuale Costituzione perché non si è pensato all’unità dei burundesi. «Questo articolo – sostengono i presuli – afferma che nessuna procedura di revisione può essere applicata se mina l’unità nazionale, la coesione del popolo burundese o la riconciliazione. Quanto stiamo vedendo, invece di unire i burundesi, sembra aver esacerbato i rapporti tra le componenti della nostra società". "A nostro parere, il momento non è opportuno per un emendamento della Costituzione” come spiega il presidente dei vescovi del Burundi mons. Joachim Ntahondereye

Ascolta l'intervista a mons. Ntahondereye

R. - Noi pensiamo che il momento non era molto opportuno a causa della dispersione della classe politica che osserviamo oggi. Molti burundesi sono fuggiti dal Paese dal 2015 al 2016 e sono ancora all’estero. Quindi non possiamo prendere parte alla campagna referendaria oggi in corso. Speriamo che il dialogo che era stato promosso dalla Comunità dell’Africa dell’Est possa portare al rimpatrio volontario dei responsabili politici e anche della popolazione oggi in esilio. Dunque è per questo motivo che vorremmo che questo emendamento venga votato dopo il rimpatrio dei cittadini. Questo è ciò che ci ha spinto a dichiarare che, a nostro avviso, il momento non era molto opportuno.

Lei ha parlato dei burundesi che si trovano all’estero, che sono scappati dal Paese. Ma, nello stesso tempo, nel vostro messaggio dite anche che molti cittadini burundesi oggi, anche se non lo dicono ad alta voce, vivono comunque nella paura …

R. - Questo è ciò che constatiamo: l’impossibilità di esprimersi liberamente se l’emendamento verrà apportato alla Costituzione. Quindi, quella che facciamo è una constatazione.
 

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04 maggio 2018, 10:43