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1974: Paolo VI proclama San Camillo de Lellis patrono della Sanità Militare

Nella Roma del '500, San Camillo attuò una "rivoluzione sanitaria" cercando di rendere le strutture che accoglievano i malati, luoghi degni e sicuri. "Dio sa - si lamentava Camillo - quanti ne moreno l'anno per andare a quelli sporchi, fetosi e fangosi lochi".

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

In una lettera per i 350 anni dalla morte di San Camillo de Lellis, fondatore dell'Ordine dei Ministri degli Infermi, Paolo VI scriveva: "S. Camillo assistette sempre i poveri e gli infermi con paterna, dolce mitezza, versando spesso molte lacrime in questo ufficio, consapevole di servire a Cristo in persona”. In queste parole, il senso della vita del Santo e il carisma dei Camilliani, oggi diffusi in tutto il mondo.

L'intuizione di San Camillo

Dopo la conversione e la rinuncia ad una vita dissoluta e disordinata, nella notte precedente alla festa dell'Assunta, ebbe l'intuizione che determinò tutta la sua opera: creare una "Compagnia d'huomini pii e da bene che non per mercede, ma volontariamente, per amor di Dio, gli servissero con quella charità e amorevolezza che sogliono far le madri verso i loro propri figliuoli infermi". Nel 1582 nacque la Compagnia dei Ministri degli Infermi, i Camilliani.

 

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27 marzo 2018, 11:11