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Il presidente di Sant'Egidio Marco Impagliazzo all'arrivo dei profughi a Fiumicino con i corridoi umanitari organizzati dalla Comunità Il presidente di Sant'Egidio Marco Impagliazzo all'arrivo dei profughi a Fiumicino con i corridoi umanitari organizzati dalla Comunità 

Sant’Egidio: 50 anni per la pace, i poveri, i malati e il dialogo tra fedi

Intervista a Marco Impagliazzo, presidente della Comunità nata il 7 febbraio 1968 a Trastevere, che conta oggi migliaia di aderenti in tutto il mondo. Mezzo secolo di successi nelle mediazioni per la pace, di incontri interreligiosi sulla scia dello “spirito di Assisi”, ma anche a fianco dei malati di Aids col programma Dream

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Da 50 anni al servizio della pace, dei poveri, dei malati e, allo stesso tempo, con un forte impegno nel favorire il dialogo interreligioso. La Comunità di Sant’Egidio compie  mezzo secolo di attività, nata nel 1968 nel cuore di Roma, a Trastevere, fondata da Andrea Riccardi, oggi conta migliaia di aderenti in tutto il mondo, così come importanti successi nelle iniziative per la pace, come quello raggiunto nella trattativa per la pacificazione in Mozambico. Nel 1987 raccoglie il testimone di Giovanni Paolo II che l’anno prima aveva convocato le religioni del mondo ad Assisi per una preghiera per la pace. Da allora, sulla scia dello ‘spirito di Assisi’, ogni anno la Comunità organizza incontri internazionali in diverse città  del mondo.

Oggi Sant’Egidio, sul piano internazionale, è fortemente impegnata per il disarmo nella Repubblica Centrafricana, contro la pena di morte nel mondo e al fianco dei malati di Aids con il programma Dream. Ma soprattutto, come spiega il presidente della Comunità Marco Impagliazzo, il successo è aver fatto scoprire a tanti la gioia del Vangelo. 

Ascolta e scarica l'intervista a Marco Impagliazzo

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07 febbraio 2018, 11:20