MArche, una donna ripulisce dalle rovine un'area colpita dall'alluvione MArche, una donna ripulisce dalle rovine un'area colpita dall'alluvione

La vicinanza di Francesco agli alluvionati delle Marche

Nel dopo Angelus il Papa ha ricordato le vittime dell’inondazione di tre giorni fa assieme ai loro familiari e a chi è stato danneggiato. Proseguono i soccorsi lungo il territorio devastato alla ricerca dei dispersi, anche la Caritas locale si è attivata

Alessandro De Carolis - Città del Vaticano

Attesa, lacrime, solidarietà. Il groviglio di sentimenti e azioni quando una catastrofe sconvolge vite umane. Nelle Marche dove nella notte tra giovedì e venerdì scorsi un potentissimo nubifragio e un’alluvione hanno ucciso 11 persone e fatto due dispersi - tra cui un bambino di 8 anni, entrambi oggetto di ricerche da parte dei Vigili del fuoco - oltre un’infinità di sfollati, arriva per due volte in un giorno, a voce e per iscritto, la vicinanza del Papa.

Quello a voce è a mezzogiorno nel dopo Angelus, quando subito dopo gli appelli per la fine dei conflitti nel Caucaso e in Ucraina, Francesco si sofferma sul dramma che sta vivendo la regione italiana:

Desidero assicurare la mia preghiera per le popolazioni delle Marche colpite da una violenta inondazione. Prego per i defunti e per i loro familiari, per i feriti e per chi ha subito gravi danni. Il Signore dia forza a quella comunità!

I soccorsi

Comunità di persone che ha visto una vita inghiottita nel fango e che ora si aggrappa ai soccorsi e agli interventi più urgenti messi via via in campo. La Protezione civile ha stanziato 5 milioni di euro, mentre il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha disposto un contributo tra 400 e 900 euro per le famiglie che hanno avuto la casa danneggiata.

Anche la Chiesa locale attraverso la Caritas si è mobilitata in aiuto delle zone più colpite, con l’accoglienza degli sfollati che si sta allestendo tra le diocesi di Senigallia, Fano e Fabriano, sostenuta dalla fornitura di beni di prima necessità. Il maltempo ha concesso una tregua che ha permesso di riprendere le operazioni di sgombero e pulizia di abitazioni, negozi e uffici. Preoccupa una falla nell'argine destro del fiume Misa, esondato due giorni fa, che si è aperta all'altezza del quartiere di Borgo Molino, già inondato l’altro ieri.

Il Papa: al clima la stessa attenzione di Covid e guerra

La devastazione subita dalle Marche ripropone con drammatica evidenza la necessità degli interventi necessari a mettere in sicurezza i numerosi territori del Paese soggetti a criticità per un maltempo che sempre più spesso si scatena in forme sconosciute a queste latitudini. Un tema caro al Papa, tornato già all’inizio di questa giornata nell’intervista pubblicata sul numero di oggi del quotidiano “Il Mattino”. L’alluvione “che ha provocato lutti e rovine e dolore in tutto il Paese rappresenta - si legge fra l’altro - l’ulteriore conferma che la sfida del clima merita la stessa attenzione del Covid e della guerra”.

 

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18 settembre 2022, 12:35