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Francesco a Ispettorato: siete custodi del Papa e della gente

Udienza in Sala Clementina per i dirigenti e il personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano. Il Papa li ringrazia per l’impegno e la dedizione. “Il vostro è un contributo straordinario alla missione della Chiesa”.

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

Una vigile e discreta presenza che sostiene il Vescovo di Roma nel suo ministero pastorale. Il Papa in Sala Clementina, come da tradizione, incontra e ringrazia i dirigenti e il personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano e si dice certo di poter contare sulla loro preziosa collaborazione in tante e diverse occasioni.

Presenza vigile

Vi sono grato per la vostra vigile presenza e per l’assistenza che prestate durante la celebrazione dei riti liturgici e le numerose manifestazioni che interessano la Basilica di San Pietro e l’intera Città del Vaticano. Il Papa e i suoi Collaboratori, inoltre, sanno di poter contare sulla vostra cooperazione nel corso delle visite pastorali alle Parrocchie e alle Istituzioni civili ed ecclesiali di Roma, come pure in occasione delle visite pastorali in Italia.

Una sorveglianza discreta

Altro merito degli uomini dell’Ispettorato è quello di garantire una “discreta ed efficace opera di sorveglianza” per le migliaia di pellegrini che ogni giorno si trovano a visitare la tomba dell’apostolo Pietro, vivendo così questa forte esperienza di fede, con grande serenità. Un “servizio” che ogni giorno trae linfa da ideali civili e umani, propri dei membri della Polizia italiana, ma soprattutto dalla perenne verità del Vangelo.

Il contributo alla missione della Chiesa

La speciale condizione in cui vi trovate ad operare vi permette, infatti, di rafforzare la vostra dedizione professionale, traendo linfa e vigore dalla perenne verità del Vangelo. Testimoniando così, nella vostra attività, i valori umani e spirituali propri del Cristianesimo, voi potete dare un contributo anche alla missione della Chiesa.

Ordine e dialogo

Francesco sottolinea anche come il Vaticano sia meta non solo di cristiani provenienti da varie parti del mondo ma anche di rappresentanti di altre religioni, responsabili degli Stati e personalità ecclesiastiche e civili che giungono a Roma per incontrare il Pontefice e che grazie anche al lavoro dell’Ispettorato, respirano aria di serenità e dialogo.

Grazie anche alla vostra opera, questi incontri di dialogo e la visita alle testimonianze di cultura e di fede, custodite nella Città del Vaticano, possono svolgersi in un clima di serenità e di ordine.

L’udienza è occasione per lo scambio degli auguri di Pasqua tra Francesco e gli agenti dell’Ispettorato. Il Papa affida ciascuno dei presenti e le loro famiglie alla protezione di Maria:

Ella vi sostenga e accolga le vostre intenzioni, presentandole al suo Figlio, sostenga le vostre famiglie. E la famiglia è tanto importante per voi!

Custodi del Papa e della gente

Al termine dell’udienza Francesco ha voluto donare agli agenti, l’immagine di San Giuseppe. “La vostra missione – ha insistito – è custodire sempre e io non so come ringraziarvi per il lavoro che fate”:

La parola che sempre mi viene è questa: questa gente si sacrifica per “custodire” il Papa, ma custodire la gente, che non ci sia qualche pazzo che faccia una cosa, una strage lì e rovini tanti famiglie. E quella parola “custodire”, “custodire”, “custodire” è andata tante volte. E ho pensato al Custode di Gesù. E per questo io vorrei in questa Pasqua donarvi questa immagine di San Giuseppe, il Custode di Gesù, perché voi la portiate con voi e poi vediate dove metterla. È un dono dal cuore.

 

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26 marzo 2018, 12:08