VNS - COSTA D’AVORIO Monsignor Bessi (presidente dei vescovi): incontro Ouattara-Gbabgo passo importante per la pace

VNS - COSTA D’AVORIO Monsignor Bessi (presidente dei vescovi): incontro Ouattara-Gbabgo passo importante per la pace

(VNS), 4ago21 - Un evento “molto atteso dagli ivoriani” che offre “una nuova opportunità di pace e riconciliazione per il Paese.” Monsignor Ignace Bessi Dogbo, Arcivescovo di Korhogo e presidente della Conferenza episcopale della Costa d’Avorio (Cecci) saluta così il recente incontro di pacificazione tra il Presidente in Alassane Ouattara e il predecessore Laurent Gbagbo.

I due ex rivali si sono incontrati il 27 luglio nel palazzo presidenziale a poco più di un mese dal rientro in patria di Gbagbo, dopo la conferma dell’assoluzione della Corte penale internazionale (Icc) per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. L’ex capo dello Stato ivoriano, al potere dal 2000 al 2010, era stato arrestato nell'aprile 2011 e estradato al tribunale dell’Aia dopo le violenze scatenate dal suo rifiuto di riconoscere Ouattara come vincitore delle elezioni del 2010 in cui erano morte circa tremila persone. Gbagbo è stato poi assolto in prima istanza nel 2019 e, all’inizio di quest’anno. la sentenza è stata confermata dai giudici di appello aprendo la strada al suo ritorno avvenuto il 17 giugno scorso.

Il 10 luglio ha incontrato un altro ex presidente ed ex rivale, Henri Konan Bédié, con il quale ha manifestato la volontà di lanciare “un progetto di riconciliazione” e sottolineato “l'urgenza di lavorare per il ritorno di una pace definitiva e duratura in Costa d'Avorio”.  Intenzione confermata al termine dei colloqui con Ouattara svoltisi in un clima disteso e conciliante.

In un‘intervista pubblicata il 3 agosto sulla pagina Facebook della Conferenza episcopale ivoriana (Cecci), Monsignor Bessi saluta l’incontro come “un passo importante” e un “gesto necessario” per fare avanzare il processo di riconciliazione: “C'è un tempo per fare la guerra e un tempo per fare la pace (…) e quando gli uomini sono forti e cercano l'interesse del loro popolo, c'è un tempo chiamato Kairos, il tempo favorevole che è necessario sapere cogliere per ottenere la pace”, afferma. “Come Chiesa (…) non possiamo che rallegrarci”.

Il presidente dei vescovi ivoriani esprime quindi l’augurio che “la svolta non si trasformi in un miraggio”: “Questi gesti devono moltiplicarsi e dobbiamo salire sempre in alto fino a raggiungere la cima della montagna dove c'è pace per tutti", sottolinea, esortando Ouattara e Gbabgo a non permettere a chi non vuole la riconciliazione “di gettare olio sul fuoco”. Quindi, in conclusione, l’invito a dare al processo di riconciliazione tutta l’importanza che le è dovuta in modo che possa avanzare più celermente “nella verità nella trasparenza, nella chiarezza e nella ricerca del bene comune comune”. “Gli interessi particolari non porteranno alla pace”, conclude.

Il ritorno di Gbagbo in Costa d'Avorio dopo dieci anni di esilio è stato accolto con entusiasmo dai sostenitori del Front Populaire Ivoirien, il partito fondato dall'ex Presidente. Al suo rientro il Cardinale Jean Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan gli ha donato simbolicamente un Rosario esortandolo a contribuire al processo di riconciliazione ormai avviato.

Vatican News Service - LZ 

04 agosto 2021, 18:46