VNS – COREA SUD Riapre il Santuario di Yeonpung, dedicato ai martiri coreani

VNS – COREA SUD Riapre il Santuario di Yeonpung, dedicato ai martiri coreani

(VNS) – 3ago21 – Dopo diversi mesi di stop dovuti alla pandemia da Covid-19, da poco più di 60 giorni ha riaperto i battenti il Santuario di Yeonpung, in Corea del Sud, dedicato ai martiri nazionali. Situato nell’antica città di Cheongju, nel distretto di Goesan, il luogo di culto commemora tutti i cattolici uccisi nel XIX secolo, durante la terribile persecuzione messa in atto, nel Paese, dalla dinastia Joseon. La particolarità del luogo di culto è quella di essere totalmente gratuito: i visitatori e i fedeli vi possono accedere liberamente ed usufruire anche del servizio caffetteria senza dover pagare nulla. Il motto del Santuario, infatti, è “Gratuitamente avete ricevuto: gratuitamente date”. (Mt 10,8). Eventuali offerte donate dai pellegrini vengono utilizzate dalla direzione del Santuario per la sua manutenzione o per le Congregazioni religiose più bisognose.

“L’amore e la salvezza di Dio sono doni gratuiti per tutti”, spiega padre Kwon Sang-woo, direttore del luogo di culto. Oggi, il numero di pellegrini è ancora in calo, perché la pandemia da coronavirus non sembra avere tregua: in Corea del Sud si contano, al momento, 202mila casi ed oltre 2mila decessi. Ciò nonostante, ribadisce padre Sang-woo, i fedeli “continuano a venire al Santuario, per pregare in un ambiente tranquillo”.

Sormontata da una grande croce che onora i cattolici coreani morti in odium fidei, la chiesa di Yeonpung custodisce le tombe di sei martiri. Il paesaggio circostante è dominato da una montagna particolarmente importante: si tratta di quella che padre Thomas Choe Yang-eop (1821-1861), teologo e missionario locale, attraversò per visitare le comunità, portando loro la Parola di Dio. Soprannominato “il San Paolo della Corea”, padre Yang-eop ha percorso chilometri e chilometri nella sua instancabile opera di evangelizzazione, durata ben 12 anni e rivolta a circa 4mila persone, disperse in oltre cento comunità diverse. Nel 2016, Papa Francesco lo ha dichiarato “venerabile” per le sue virtù eroiche.

Vatican News Service – IP

03 agosto 2021, 12:39