VNS – AFRICA Ramadan. Vescovi di Nigeria e Mauritius esortano al dialogo interreligioso

VNS – AFRICA Ramadan. Vescovi di Nigeria e Mauritius esortano al dialogo interreligioso

(VNS) – 14apr21 – Un appello al dialogo interreligioso e una condanna delle prolungate violenze di cui sia i cristiani che i musulmani continuano a pagare lo scotto in Africa: a lanciarli, la diocesi di Oyo, in Nigeria nel suo messaggio augurale ai seguaci dell’Islam per il mese del Ramadan, iniziato ieri. In particolare, si sottolinea che quest’anno il mese sacro dei musulmani cade durante il tempo pasquale che i cristiani stanno ancora vivendo: una coincidenza che suscita entusiasmo. Al contempo, si osserva “con rammarico” l’aumento delle uccisioni perpetrate in diversi Paesi dell’Africa occidentale attraverso attacchi indiscriminati che “prendono di mira cristiani e musulmani allo stesso modo”. “Siamo molto preoccupati – afferma il vescovo di Oyo, Monsignor Emanuel Badejo - per l'attuale tasso di violenza, rapimenti, banditismo e spargimento di sangue nel nostro Paese". "Questo sta accadendo a cristiani e musulmani allo stesso modo e sta rendendo difficile la vita quotidiana e il sostentamento di tutti", sottolinea il presule.

Di qui, l’esortazione affinché sia tutelata la cultura africana che “rispetta la santità della vita e i diritti di tutti i cittadini e protegge la coesistenza armoniosa”: un obiettivo per il quale gli stessi cristiani e musulmani devono unirsi, promuovendo “le virtù dell’equità, della pace e della giustizia”, in modo da riportare “le società dell’Africa occidentale sulla via della serenità e della prosperità”. "Come cattolici siamo aperti a lavorare con i musulmani per uno sviluppo umano fruttuoso e olistico che migliorerà il futuro dei nostri figli e della società", conclude il vescovo di Oyo.

Nelle isole Mauritius, invece, il Consiglio nazionale delle Religioni nel suo messaggio ai musulmani si sofferma sulle conseguenze della pandemia da Covid-19 per i riti islamici. “Per due anni di seguito – si legge nel documento – le moschee sono rimaste chiuse. Noi ci congratuliamo, quindi, con i fedeli musulmani che hanno saputo adattarsi a vivere il mese sacro del Ramandan in casa, con lo stesso fervore dei tempi normali”. Il Consiglio, inoltre, si dice ottimista riguardo al fatto che questo mese del digiuno rappresenterà per la comunità islamica “uno slancio di solidarietà per contribuire ai bisogni degli altri e soprattutto dei più indigenti nella società”. “La spiritualità che ci avvicina a Dio Creatore – prosegue il messaggio – ci porterà ad avvicinarci ai nostri fratelli perché abbiano da mangiare a sufficienza e non patiscano la precarietà della vita che distrugge la dignità degli esseri umani”. “Dio misericordioso – conclude il messaggio – conceda ai musulmani la sua grazia in questo tempo di digiuno, affinché le loro preghiere siano esaudite”.

Vatican News Service – IP

14 aprile 2021, 10:09