Hebdomada Papae, il notiziario settimanale in latino della Radio Vaticana Hebdomada Papae, il notiziario settimanale in latino della Radio Vaticana 

Hebdomada Papae, il Gr in latino del 22 aprile

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni domenica alle 12.30. In sommario: all’udienza generale, Papa Francesco ricorda che “non si uccide in nome di Dio, ma per Lui si può dare la vita”. In un messaggio per le Olimpiadi in Francia 2024, auspica che la "bella festa" dello sport non dimentichi gli ultimi. Infine, alla Comunità delle beatitudini, incontrata per i suoi 50 anni, il Pontefice sottolinea che preghiera, fraternità e prossimità sono la forza di un con

“HEBDÓMADA PAPAE”

NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE

Die áltero et vicésimo mensis Aprílis anno bismillésimo vicésimo tértio

TÍTULI

Pontíficis mónitum: Ne in Dei nómine occídas, sed pro Eo vita tradi potest.

Olýmpici ludi in Francogállia agéntur. Póntifex: “pulchra athléticae artis festívitas” miserióres ne obliviscátur.

Íterum Francíscus: orátio, fratérnitas ac propínquitas consecráti hóminis sunt vis.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína língua dictos dicit Márius Galgano.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

 

NOTÍTIA 1

In Generáli Audiéntia die Mercúrii, de mártyrum testimóniis est locútus Francíscus Papa, qui porro non sunt héroes sed christiáni in fide confirmáti, qui – addit - hódie plures sunt quam primis sǽculis. Ex iis caritátis missionárias in Iemen interémptas memorávit Póntifex. Sub finem íterum est sermo de precatióne pro Ucraína quae terribília pati pergit. Refert Olga Sakun.

Ut mos est, suam in autoraëdam quosdam párvulos récipit Póntifex, eum inter laetántes peregrinatóres vectántem. Exínde postquam pervénit prope Basílicam Sancti Petri, suam undécimam de apostólico stúdio catechésim íncipit, quam martýribus dicat. Testes ipsi sunt “usque ad sánguinis effusiónem”, non héroes, planum facit Póntifex, viri nempe ac féminae “vitam pro Christo qui tradidérunt”, “fructus quidem matúri et insígnes in vínea Dómini quae est Ecclésia”.

Hódie, confírmat Francíscus Papa, plures sunt quam primis sǽculis; tot sunt christiáni qui fidem confiténtes a societáte abiciúntur vel in víncula coniciúntur. Ut Concílium Vaticánum ásserit, Christo aequántur, sánguinem effundéntes atque eórum mors ab Ecclésia aestimátur “insígne donum ac caritátis suprémum documéntum”.

 

NOTÍTIA 2

Per quendam núntium a cardinále Parolin subsignátum eundémque ad Francogállos cathólicos transmíssum exóptat Francíscus ut Ludi anno bismillésimo vicésimo quarto diálogi inter pópulos dent cópiam aeque ac “veri ímpetus fraternitátis quo tantópere índiget mundus”. Lóquitur Rosárius Tronnolone.

Olýmpici ludi, qui in Francogállia anno bismillésimo vicésimo quarto agéntur, effíciant ut “occasiónem ferant hómines úndique géntium oriúndos, ad vários pópulos, cultus, religiónes pertinéntes, conveniéndi”. Quod in núntio quodam continétur Francísci Papae, quem cardinális Petrus Parolin, Secretárius Status, subsignávit et ipse “diléctis amícis, cathólicis Francogálliae destinátur”. Cum grátias agit ut “pulchrae festivitátis athléticae artis” témpore ne e memória deponátur “adiuvándi inhábiles, paúperes vel desértos hómines complecténdos”, Francíscus finem facit exóptans ut hi “Olýmpici ludi, per athléticam artem, cópiam prǽbeant veri ímpetus fraternitátis quo tantópere índiget mundus”, atque suam benedictiónem impertívit ómnibus ordinatóribus, voluntáriis cunctísque ludos participántibus.

 

NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE

Communitátis Beatitúdinum partícipes convénit Francíscus, quae ecclesiális família abhinc quinquagínta annos in Francogállia nata est et hódie in quinque Continéntibus adest, iúvenes, desértos ac diálogum inter religiónes curatúra: tanti est ut patiéntes aut soli loca inveníre possint ubi recipiántur et audiántur.

Per Lítteras apostólicas motu próprio datas, cuius títulus “Iam Pridem”, Francíscus Papa áliquas normas Códicis Cánonum Ecclesiárum Orientálium immútat: ii qui octogínta aetátis annos et ultra attigérunt Epíscopi emériti Sýnodi Episcopórum suffrágium ferre non possunt. Hac norma non tenéntur ii qui offícium in praesénti gerunt.

Haec paucis verbis, próxima hebdómada íterum ad vos.

 

 

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

22 aprile 2023

Titoli

Papa: non si uccide in nome di Dio, ma per Lui si può dare la vita

Olimpiadi in Francia, il Papa: la "bella festa" dello sport non dimentichi gli ultimi

Francesco: preghiera, fraternità e prossimità sono la forza di un consacrato

 

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Mario Galgano e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

 

(SERVIZI)

All’udienza generale di mercoledì il Papa ha parlato della testimonianza dei martiri, che non sono eroi ma cristiani maturi nella fede e che oggi, ripete, sono più numerosi che nei primi secoli. Fra loro il Pontefice ha ricordato le missionarie della carità uccise nello Yemen. Al termine il nuovo invito alla preghiera per l'Ucraina "che continua a sopportare terribili sofferenze". Il servizio di Olga Sakun.

Come è ormai consuetudine, il Papa accoglie alcuni bambini nella jeep che lo porta fra i pellegrini festosi. Poi, giunto sul sagrato della basilica vaticana, comincia la sua undicesima catechesi sullo zelo apostolico, che dedica alle figure dei martiri. Testimoni del Vangelo “fino all’effusione del sangue”, non eroi, chiarisce il Pontefice, ma uomini e donne “che hanno dato la vita per Cristo”, “frutti maturi ed eccellenti della vigna del Signore, che è la Chiesa”.

Oggi, ribadisce ancora una volta il Papa, i martiri sono più numerosi che nei primi secoli; sono quei tanti cristiani che per confessare la fede sono stati cacciati via dalla società o sono stati incarcerati. Come specifica il Concilio Vaticano II, diventano simili a Cristo nella effusione del sangue e la loro morte è stimata dalla Chiesa “come dono insigne e suprema prova di carità”.

In un messaggio a firma del cardinale Parolin, indirizzato ai cattolici francesi, Francesco auspica che i Giochi 2024 siano occasione di dialogo tra popoli e di "un autentico slancio di fraternità di cui il mondo ha tanto bisogno". Ce ne parla Rosario Tronnolone.

I Giochi olimpici che si svolgeranno in Francia nell’estate del 2024 siano “occasione di incontro profondo e fruttuoso tra persone di ogni orizzonte, appartenenti a popoli, culture e religioni diverse”. È quanto si legge nel messaggio di Papa Francesco, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, indirizzato ai “cari amici, cattolici di Francia”. Nel ringraziare affinché durante questa “bella festa della sport” non ci si dimentichi di “aiutare a integrare le persone disabili, povere o emarginate”, Francesco conclude auspicando che questi “giochi olimpici siano occasione, attraverso lo sport, di un autentico slancio di fraternità di cui il mondo ha tanto bisogno”, e impartendo la sua benedizione a tutti gli organizzatori, i volontari e a tutti coloro che partecipanti ai giochi.

 

(NOTIZIE)

Il Papa ha incontrato una delegazione della Comunità delle Beatitudini, famiglia ecclesiale nata in Francia cinquant’anni fa e oggi diffusa nei cinque continenti che svolge un apostolato con attività per giovani, emarginati e a favore del dialogo interreligioso: è importante che quanti soffrono o si sentono soli possano trovare luoghi dove essere accolti e ascoltati.

Con la lettera apostolica in forma di motu proprio dal titolo “Già da tempo”, il Papa modifica alcuni canoni: a partire dagli 80 anni i vescovi emeriti del Sinodo dei vescovi non potranno più partecipare al voto. La norma non si applica a coloro che sono già in carica.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

 

 

 

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22 aprile 2023, 14:17