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Hebdomada Papae, il Gr in latino del 30 luglio

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle 17.30. Edizione dedicata al pellegrinaggio penitenziale del Papa in Canada, segnato dall’abbraccio alle popolazioni indigene e alla Chiesa locale. Francesco ha esortato i giovani a guardare ai nonni e alle loro radici. Riconciliazione come responsabilità di tutti: è la riflessione del premier Trudeau

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

diei tricesimi mensisi Iulii anno bismillesimo vicesimo secundo

(TITOLI)

Pontíficis iter in Cánadam, «iter paenitentiále», quod indígenas gentes illíusque loci Ecclésiam ampléctitur.

Sanctórum Ióachim et Annae memória et avórum Dies Pontíficem comitántur in Canada: «Iuvénibus ab eis est recipiéndum, radíces sunt utique illis recipiéndae».

Primus Miníster Canadénsis Iustínus Trudeau, iter illuc faciénte Francísco, ait: «Reconciliátio ad nos omnes áttinet».

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína lingua prolátos dicit Eugénius Murrali.

Ascolta il radiogiornale in latino

(SERVIZI)

«Iter paenitentiále», sic iter suum in Cánadam definívit Francíscus Papa: sex dies Ipse in illa Natióne morátur, ubi quondam coloniárum mos erga indígenas gentes inváluit, parátus quidem ad véniae sanationísque iter suscipiéndum. Audiámus Alexánder De Carolis.

Edmundópolis, Maskwácium, Quebécum et Iqalúitum statiónes sunt itíneris Pontíficis in Cánada, útique «itíneris paenitentiális», occúrsibus célebris et significatiónibus. Apud Pontíficem praecípuum locum obtínuit géntium indigenárum locíque Ecclésiae ampléxus. Francíscus primum communitátes indígenas Maskwacii conveníre vóluit, ubi Primas Natiónes vulgo dictas Métis et Inuit amplexátus est, erga párvulos dámnans abúsus: «Véniam pétimus propter operándi ratiónes, quas usurpavérunt quidam Ecclésiae viri feminaéve necnon communitátes religiósae, illis sociáti propósitis etiam cultus deléndi et coáctae accommodatiónis culturális a regimínibus illíus aetátis patrátae, cuius apex fuérunt scholae residentiáles». In Sacratíssimi Cordis templo Primórum Populórum Edmundópoli dolórem suum osténdit Póntifex de praetérito témpore, sed etiam invitávit ad iter novum suscipiéndum, ex intúitu Iesu crucifíxi, quandóquidem «ab eius altári haurítur pax». Idem áddidit: «Nuntiétur Iesus, sicut Ipse vult, nempe in libertáte et caritáte». Apud Quebecénsem statiónem civíles potestátes Papa convénit, póstulans ut sapiéntiam ab indigenárum cultu háuriant ac simul a novis perículis cavérent «coloniárum efficiendárum fallácibus obsequéndo doctrínis».

***

Sanctórum Ióachim et Annae effígies comitáta est tricésimum séptimum iter apostólicum. Eórum memória, quam Canadénses magni fáciunt, éfficit ut novum foedus feriátur inter senes et iúvenes. Lóquitur Catharína Agorelius:

Iam in Angélica Salutatióne, cum in Cánadam volaret, memorávit Póntifex Mundiálem Diem Avórum ac Senum, annálium ac traditiónum custódibus. Senum pondus saepenúmero Pontíficis verbis elátum est in itínere faciéndo. In templo Sacratíssimi Cordis Primórum Populórum cohortátus est Franciscus, ut usque «redirétur in scholam illam», scholam scílicet «percontándi quid nostro loco prudentióres senes fácerent, quos cognóvimus». In Missa apud Stádium Públicum Edmontonénse die festo Sanctórum Ióachim et Annae celebráta, Póntifex argumentátus est dicens quod «radíces nostrae, diléctio quae nos exspectávit, quam nascitúri recépimus, familiária loca in quibus crévimus, unam históriam partícipant, quae nos praecéssit ac generávit». Avórum devótio erga Iesu pollet in Cánada et Francíscus translatíciam peregrinatiónem indigenárum communitátum ad Lacum Sanctae Annae participávit.

(NEWS)

Primus Miníster Canadénsis Iustínus Trudeau, Pontíficem salútans apud Arcem Quebecénsem, dixit: «Omnes agnóscimus residentiáles scholas conátas esse párvulos indígenas coáctam accommodatiónem culturálem pati. Reconciliátio ad nos omnes spectat …». In eádem Arce Maríam May Simon convénit Póntifex, quae est prima indígena gubernátrix Cánadae.

Haec háctenus, próxima hebdómada núntios Latínos rursus habébitis.

 

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

30 luglio 2022

 

(TITOLI)

Il viaggio del Papa in Canada: un “pellegrinaggio penitenziale”, abbraccio con le popolazioni indigene e con la Chiesa locale.

La memoria dei Santi Gioacchino e Anna e la Giornata dei nonni accompagnano il Papa in Canada: “i giovani devono riprendere da loro, riprendere le radici”

Il Premier Canadese Trudeau in occasione della visita di Francesco: “La riconciliazione è una responsabilità di tutti noi”.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Eugenio Murrali e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Un “pellegrinaggio penitenziale”, così il Papa ha definito il suo viaggio in Canada: sei giorni di appuntamenti in un Paese segnato dalle politiche del colonialismo nei confronti delle popolazioni indigene, ma pronto a un cammino di perdono e guarigione. Ascoltiamo Alessandro De Carolis:

Edmonton, Maskwacis, Québec e Iqaluit sono le tappe del viaggio in Canada del Papa, un “pellegrinaggio penitenziale” denso di incontri e significati. Il Pontefice ha posto al centro della visita l’abbraccio con le popolazioni aborigene e con la chiesa locale. Francesco ha voluto incontrare per prime le comunità indigene a Maskwacis, dove ha stretto a sé First Nations, Métis e Inuit, condannando gli abusi commessi sui più piccoli: “Chiedo perdono per i modi in cui molti membri della Chiesa e delle comunità religiose hanno cooperato, anche attraverso l’indifferenza, a quei progetti di distruzione culturale e assimilazione forzata dei governi dell’epoca, culminati nel sistema delle scuole residenziali”. Nella chiesa del Sacro Cuore dei Primi Popoli a Edmonton il Papa ha ribadito il suo dolore per il passato, ma ha invitato a ripartire guardando a Gesù crocifisso, perché “la pace va attinta al suo altare”. E ha affermato: “Gesù sia annunciato come Egli desidera, nella libertà e nella carità”. Nella tappa a Québec il Papa ha incontrato le autorità civili, ha chiesto di attingere sapienza dalle culture indigene e ha messo in guardia di fronte a nuovi rischi di “colonizzazioni ideologiche”.

Le figure dei Santi Gioacchino e Anna hanno accompagnato il 37.mo viaggio apostolico. La loro memoria, molto venerata in Canada, invita - ha detto Francesco - a una nuova alleanza tra anziani e giovani. Ce ne parla Katarina Agorelius:

Già nel suo “Angelus in volo” verso il Canada il Pontefice ha ricordato la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, custodi di storia e tradizioni. L’importanza degli anziani è tornata spesso nelle parole del Papa durante il suo viaggio. Nella Chiesa del Sacro Cuore dei Primi Popoli Francesco ha invitato a “tornare sempre a quella scuola” a “domandarci che cosa farebbero al nostro posto gli anziani più saggi che abbiamo conosciuto». Durante la Messa presso il Commonwealth Stadium di Edmonton per la festa dei Santi Gioacchino e Anna, il Papa ha ricordato che “le nostre radici, l’amore che ci ha atteso e che abbiamo ricevuto venendo al mondo, gli ambienti familiari in cui siamo cresciuti, fanno parte di una storia unica, che ci ha preceduti e generati». La devozione ai nonni di Gesù è forte in Canada e Francesco ha condiviso il tradizionale pellegrinaggio delle comunità indigene al Lac Sainte-Anne.

(NOTIZIE)

Il premier canadese Justin Trudeau, rivolgendo il suo saluto al Papa nella Citadelle de Québec, ha affermato: “Riconosciamo tutti che il sistema delle scuole residenziali ha tentato di assimilare i bambini indigeni. La riconciliazione è una responsabilità di tutti noi…”. Sempre nella Citadelle il Pontefice ha incontrato Mary May Simon, prima governatrice indigena del Canada.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

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30 luglio 2022, 12:40