Notiziario in latino Notiziario in latino

Hebdomada Papae: il Gr in latino del 5 marzo

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle 17.30. Nel sommario di oggi l’invocazione alla pace del Papa nel giorno di preghiera e digiuno per l’Ucraina. La richiesta della fine del conflitto ripetuta da Francesco all’Angelus e infine l’invio degli aiuti al Paese attraverso l’Elemosineria Apostolica

“HEBDÓMADA PAPAE”

Notítiae Vaticánae Latíne rédditae

Die quinto mensis Mártii anno bis millésimo vicésimo secúndo

 

(TÍTULI)

Pontíficis haec sunt verba die Mercúrii Cínerum, qui dies est precatiónis et ieiúnii pro Ucraína: tríbuat Deus pacem quam obtinére non valet homo.

In Angélica salutatióne, rursus Francísci de in Európa orientáli conflíctu verba: síleant arma, qui bellum gerit humánum genus oblivíscitur.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus dicit Catharína Agorelius et bene felicitérque sit vobis audiéntibus núntios Latína lingua prolátos.

Ascolta il radiogiornale in latino

(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)

In Audiéntia Generáli, die quo quadragesimále iter incohátur, precátio fit et ieiúnium pro Ucraína. Postmeridiáno témpore cardinális Petrus Parolin sanctae Missae Cínerum apud Sanctam Sabínam praesédit. Refert Rosárius Tronnolone.

Die áltero Mercúrii Cínerum mensis Mártii, qui dies est precatiónis et ieiúnii pro Ucraína, finem fáciens Audiéntiae Generális íterum obsecrávit et obtestátus est Póntifex ut a bello desisterétur, quod per hebdómadam Európam orientálem sánguine respérgit. Polónis nominátim pergráto ánimo Se convértit propter eórum liberalitátem in Ucraínos bellum fugiéntes et in Polóniam recéptos, et non solum. “A Deo eam implorémus pacem quam obtinére et cónsequi non valent hómines soli”: Francísci fuit haec invocátio, cum finis homíliae Missae Cínerum imponerétur, quam Póntifex ob genus dolórem non participávit. Eius homíliam de quadragesimáli témpore incohándo legit cardinális secretárius Status Petrus Parolin apud Basílicam Sanctae Sabínae.

In Angélica salutatióne die vicésimo séptimo mensis Februárii Francíscus monet ut a quadam loquéla usurpáta caveátur, quae “mundum inquináre” potest. Rogat Ipse pro Ucraína pacánda ac simul bella mémorat in Síria, Aethiópia et Jemen. Refert Olga Sakun.

Discríminis témpore et contentiónis, terróris et inter Natiónes inaequalitátis, Póntifex continénter ad pacem cohortátur. Quod in Angélica salutatióne die vicésimo séptimo mensis Februárii quoque fecit, confírmans eándem fíeri, inítio a loquéndi móribus sumpto. De illíus diéi Evangélio secúndum Lucam dísserens, in quo “Iesus nos monet de nostro visu ac de nostra loquéla consideránda”, Francíscus vult ut ab iis caveátur ad quae insána levísque loquéla secum ferre potest, quaeque “mundum inquináre” potest, ac item feríre sicut áliquod telum. Angélica salutatióne dicta, unum ex gravíssimis mónitis de Ucraína refértur: gens commúnis vult pacem, at in eam belli insánitas recídit; sémitis humanitátis, ut áiunt, opus est, illis qui sóspites evádere volunt. Póntifex bella quoque memorávit quae in Síria, Aethiópia et Jemen gerúntur. “Deus pacis auctóribus suffragátur, non áutem illis qui vi utúntur”.

(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)

Per Eleemosynáriam Apostólicam, Francíscus Papa quaedam sanitátis subsídia ad basílicam Sanctae Sophíae Romae tradénda curávit, ubi Ucraínae commúnitas congregátur: hinc cotídie autocíneta onerária proficiscúntur alimentórum onústa subsidiorúmque, quae homínibus destinántur qui iam diu nefásta belli consectária patiúntur.

Hi sunt hodiérni núntii, quos novos próxima hebdómada tradémus.

 

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

5 marzo 2022

 

Titoli

Le parole del Papa per il Mercoledì delle Ceneri, giorno di preghiera e del digiuno per l'Ucraina: Dio doni la pace che l’uomo non riesce a costruire

Francesco all’Angelus, nuovo appello per il conflitto in est Europa: tacciano le armi, chi fa la guerra dimentica l’umanità

Il Pontefice invia aiuti ai profughi ucraini attraverso l’Elemosineria Apostolica

 

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

All’udienza generale, nel giorno in cui comincia il cammino quaresimale, il Papa ha tenuto l’udienza generale nel giorno di preghiera e digiuno per l’Ucraina. Nel pomeriggio, cardinale Parolin ha presieduto la Messa delle Ceneri a Santa Sabina. Ce ne parla Rosario Tronnolone.

Il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, nella giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina, al termine dell’udienza generale il Papa ha implorato nuovamente la fine della guerra che da una settimana insanguina l’est Europa. Ai polacchi, in particolare, il Pontefice si è rivolto con profonda gratitudine per la generosità mostrata agli ucraini in fuga dalla guerra e accolti in Polonia, e non solo. "Imploriamo da Dio quella pace che gli uomini da soli non riescono a raggiungere e a costruire, è stata poi l'invocazione di Francesco a conclusione dell’omelia della Messa delle Ceneri, cui il Pontefice non ha partecipato per un dolore al ginocchio. La sua omelia per l'inizio del tempo di Quaresima è stata letta dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin nella Basilica di Santa Sabina.

All'Angelus del 27 febbraio, Francesco invita a fare attenzione al linguaggio utilizzato che può "inquinare il mondo". Appello per pace in Ucraina ed i conflitti in Siria, Etiopia e Yemen. Il servizio a Olga Sakun.

In un momento di crisi e di tensione, di paura e di squilibri internazionali, il Pontefice esorta continuamente alla pace. Lo ha fatto anche all’Angelus del 27 febbraio, ribadendo che essa si costruisce a cominciare dal linguaggio. Soffermandosi sull’odierno Vangelo di Luca, in cui “Gesù ci invita a riflettere sul nostro sguardo e sul nostro parlare”, Francesco ha messo in guardia dalle conseguenze di un uso improprio e leggero della lingua che può “inquinare il mondo” e ferire come un’arma. Nel dopo Angelus, una dei tanti e forti appelli per l’Ucraina: la gente comune vuole la pace ma paga sulla pelle le follie della guerra, servono corridoi umanitari per chi cerca scampo. Il Pontefice ha anche ricordato i conflitti in Siria, Etiopia e Yemen: “Dio sta con gli operatori di pace, non con chi usa la violenza”.

(NOTIZIE)

Attraverso l’Elemosineria Apostolica, il Papa ha fatto recapitare materiale sanitario alla basilica di Santa Sofia a Roma, punto di riferimento della comunità ucraina: qui da giorni partono camion carichi di viveri e generi di sussistenza, destinati alle persone che da giorni vivono le drammatiche conseguenze della guerra.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

05 marzo 2022, 12:40