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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 4 settembre

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle 17.30. ln sommario l’intervista del Papa a Radio Cope nella quale racconta che, nonostante l’operazione, non ha mai pensato alle dimissioni, poi il Tempo del Creato con l’invito ai cristiani ad operare per il bene della casa comune e per scegliere con coraggio di salvare la Terra

“HEBDÓMADA PAPAE”

Notítiae Vaticánae Latíne rédditae

Die quarto mensis Septémbris anno bis millésimo vicésimo primo

(TÍTULI)

Póntifex post sectiónem chirúgicam:  “Numquam in ánimo mihi fuit Summi Pontificátus offícium depónere”.

Ingens terrárum orbis cum sit discrímen, Francíscus ad christiános: pro commúni sorte operémur.

Póntifex ait: animóse immutáre seligámus, ut Terra servétur.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus dicit Márius Galgano et felíciter vobis audiéntibus núntios Latína lingua prolátos.

Ascolta il radiogiornale in latino

(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)

Francíscum Papam est percontátus Cárolus Herrera ex radiophónio COPE. Primo nempe de sectióne chirúrgica mensis Iúlii lóquitur et aggréditur item quaestiónes quoque de Afghanistánia, Sinis, euthanásia, Cúriae reformatióne. Docet Rosárius Tronnolone.

De coli sectióne chirúrgica, quam die quarto praetériti mensis Iúlii apud Valetudinárium Gemelli tulit, ac de praesénte valetúdine, de discrímine in Afganistánia ac de sollicitúdine in pópulum convérsa dísserit. Addúntur diálogus cum Sinis, “sémita persequénda”, quae de euthanásia et abórtu sentit, utróque “reiectiónis cultus” simulácro, magnum iudícium in Civitáte Vaticána, ac tandem eius Pontificátus provocatiónes, quae sunt Cúriae reformátio et corruptéla ac paedophília profligánda. Pontificátus, qui fere ad nonum annum pervénit, contra ac per communicatiónis instruménta Itálica et Argentína fertur, non intermíttitur ante quam statútum est:  “Numquam in ánimo mihi fuit Summi Pontificátus offícium depónere”. Horam et dimídiam prodúcitur percontátio quam Francíscus Papa sub hebdómadae finem radiophóno Cope, vidélicet emissório instruménto Conferéntiae Episcopális Hispániae concéssit. Haec prima est percontátio post sectiónem chirúgicam stenósis diverticoláris.

***

In Audiéntia generáli, prima quidem mensis Septémbris, Póntifex est recordátus hódie Tempus Creáti incohári atque próximis diébus Núntium futúrum una simul cum Patriárcha oecuménico Bartholómaeo et Iustíno Welby, archiepíscopo Cantuariénsi. In Páuli sexti Áula legátio quoque áderat Motus Laudato si’ quae Pontíficem donávit tentório Abrahámi, mínimo modo effícto, quod est imágo editiónis anni bismillésimi vicésimi primi. Notum facit Olga Sakun.

Francíscus Póntifex, apud Páuli sexti Áulam, sériem prodúxit explicatiónum Epístulae ad Gálatas, “stultos” eos defíniens qui “in perículum se commíttunt fidem amitténdi”, atque cohórtans item ne alliciántur durítia “consiliórum subspeciosórum”. Finem fáciens est cohortátus ad una operándum creáti servándi cáusa, “his tempóribus universális discríminis”. “Preméndi sunt christiáni ut animadvértant quantum in médio ponátur neve péllici sínant Sirénum voce, quae eos perdúcere vólunt ad religiónem, quae tantum in praecéptis stricte observátis nítitur”. Hoc epistúlae ad Gálatas est propósitum, quae cohortátur ut ne quis “áliis núntiis distrahátur”.

 

(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)

Noster vivéndi modus est excutiéndus necnon rátio qua terrárum bona adhibeámus ut oecológica ac sociális commutátio fiat, quae offícii consciéntia, observántia ac sobrietáte nítitur. Quod in televisífico núntio continétur qui precatiónis propósitum secum fert quodque Francíscus Papa Ecclésiae commíttit mense Septémbri. Id iam fáciunt iúvenes, planum facit Francíscus, ab eis sumámus exémpla.

In Audiéntia generáli apud Cavǽdium Sancti Dámasi Francíscus cohortátur ut ad Patrem convertámus étiam precatiónem quae est illud “cur”, quómodo puer suo cum patre agit, atque iter difficílibus étiam tempóribus perseveránter faciámus.

Haec háctenus dénuo próxima hebdómada.

 

HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

4 settembre 2021

(TITOLI)

Il Papa dopo l’operazione: “Non mi è mai passato per la testa di dimettermi”

Grave crisi planetaria, Francesco ai cristiani: operiamo per la casa comune

Il Papa: con coraggio scegliamo di cambiare per salvare la nostra Terra

Un cordiale buongiorno a tutti voi da Mario Galgano e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Francesco è stato intervistato da Carlos Herrera su Radio COPE. Per la prima volta parla dell’intervento chirurgico di luglio e affronta anche le questioni di Afghanistan, Cina, eutanasia, riforma della Curia. Ce ne parla Rosario Tronnolone.

Dall’operazione al colon, subita il 4 luglio scorso al Policlinico Gemelli, e le sue attuali condizioni di salute, alla crisi in Afghanistan e la preoccupazione per la popolazione. Poi il dialogo con la Cina, "via da seguire", il punto di vista su eutanasia e aborto, entrambi simboli della “cultura dello scarto”, il maxi processo in Vaticano e, infine, le sfide del suo pontificato come la riforma della Curia e la lotta a corruzione e pedofilia. Pontificato che, giunto quasi al nono anno, contrariamente alle voci circolate su media italiani e argentini, non si interromperà prima del previsto: “Non mi è mai passato per la testa di dimettermi”. Dura un’ora e mezza l’intervista che Papa Francesco ha concesso lo scorso weekend a Radio Cope, l’emittente della Conferenza episcopale spagnola. Si tratta della prima intervista dopo l’operazione per stenosi diverticolare.

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All'udienza generale, la prima di settembre, il Papa ha ricordato che oggi comincia il Tempo del Creato ed ha annunciato per i prossimi giorni un Messaggio preparato col Patriarca ecumenico Bartolomeo e l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. In Aula Paolo VI era presente anche una delegazione del Movimento Laudato si’, che ha donato al Pontefice una riproduzione in miniatura della Tenda di Abramo, simbolo dell'edizione 2021. Il servizio di Olga Sakun.

Papa Francesco, in Aula Paolo VI, ha proseguito il ciclo di udienze sulla Lettera ai Galati definendo "stolti" coloro che "rischiano di perdere la fede" ed esortando a non lasciarsi incantare dalla rigidità di "proposte un po’ formaliste". Al termine un appello ad operare insieme per la salvaguardia del creato, "in questi tempi di crisi planetaria". “Mettere alle strette i cristiani perché si rendano conto della posta in gioco e non si lascino incantare dalla voce delle sirene che vogliono portarli a una religiosità basata unicamente sull’osservanza scrupolosa di precetti”. È questo l’intento della Lettera ai Galati, esortati a non “lasciarsi distogliere da altri annunci”.

(NEWS)

Mettere in discussione il nostro stile di vita e il modo in cui usiamo i beni del pianeta per attuare un cambiamento ecologico e sociale basato su responsabilità, rispetto e sobrietà. E' l'appello contenuto nel video che lancia l'intenzione di preghiera che Papa Francesco affida alla Chiesa per il mese di settembre. I giovani lo stanno già facendo, sottolinea Francesco, prendiamo esempio da loro.

All'udienza generale nel Cortile di San Damaso Francesco esorta a rivolgere al Padre anche la preghiera del "perché", come fa un bambino col suo papà, e a camminare con perseveranza anche nei tempi difficili.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

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04 settembre 2021, 12:40