war-929109.jpg

Il cardinale Turkson: il cappellano militare è testimone dell'amore di Dio

Sono arrivati da tutto il mondo i 130 cappellani militari che hanno seguito a Roma il Corso internazionale: “La privazione della libertà in situazioni di conflitti armati. La missione dei cappellani militari"

Luca Collodi – Città del Vaticano

Si è concluso a Roma, presso l’Augustinianum, il  5° Corso internazionale per la formazione dei militari cappellani cattolici al diritto internazionale umanitario, sul tema “La privazione della libertà in situazioni di conflitti armati. La missione dei cappellani militari’. Vi hanno partecipato 130 cappellani militari provenienti da tutto il mondo. Il cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero delle Sviluppo Umano Integrale, ha tracciato il ruolo attuale del cappellano militare: “testimone della sollecitudine della Chiesa e dell’amore misericordioso di Dio che non esclude nessuno”.

Le crisi umanitarie

Don Pierluigi Plata, cappellano militare dell’Arma dei Carabinieri presso i reparti speciali di Tor di Quinto a Roma, sottolinea a Radio Vaticana, come “il contesto dei conflitti armati in atto rispecchi quella che il Papa chiama la terza guerra mondiale combattuta a pezzi. Prima c’era una nazione contro l’altra. Oggi ci sono crisi umanitarie all’interno degli stessi Paesi, spesso combattute da gruppi non regolari”.

Ascolta l'intervista a don Plata

Il diritto umanitario e il ruolo dei cappellani militari

“Nei teatri operativi, prosegue don Plata, nelle operazioni di mantenimento della pace si entra in contatto con lo Stato locale, con le religioni e la povertà della gente, dei civili. E’ una ricchezza immensa ma anche una responsabilità perché, noi cappellani, dobbiamo spronare i nostri fedeli, i soldati, perché aiutino davvero queste popolazioni. La sensibilità e la forte umanità dei militari, la loro esperienza in area di missione è proprio un recupero di umanità, misericordia e valori cristiani che, pur in situazioni estreme, puntano a non escludere nessuno dall’aiuto e dalla pace”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

02 novembre 2019, 17:40