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Sinodo, Centellas (Bolivia): dal documento finale speranza per il mondo

In Amazzonia, secondo il presidente della Conferenza episcopale boliviana, le donne devono assumere un ruolo di leadership nelle comunità cristiane. Rito amazzonico vuol dire cambiare la forma non la sostanza della celebrazione

Federico Piana - Città del Vaticano

Nel giorno in cui la Commissione di redazione rivede ed approva il testo definitivo del documento finale del Sinodo sull’Amazzonia e a due giorni dalla votazione finale del testo durante la sedicesima Congregazione generale prevista per sabato prossimo, mons. Ricardo Ernesto Centellas Guzman, vescovo di Potosì in Bolivia e presidente della Conferenza episcopale del Paese, esprime piena soddisfazione per il confronto sinodale che definisce un’esperienza di dialogo straordinaria, che porterà molti frutti. Non solo nella regione Panamazzonica ma addirittura nel mondo intero.

Ascolta l'intervista a mons. Centellas

Cosa s’aspetta dal documento finale?

R. - Sono sicuro che il documento finale darà un’indicazione affinché la Chiesa possa lavorare a partire dall’Amazzonia, mettendo in evidenza anche l’esigenza di un compromesso sociale. Perché la situazione dell’Amazzonia non riguarda solo l’America Latina ma è una questione planetaria. Dobbiamo trovare una soluzione globale.

Lei più volte in questo Sinodo si è espresso a favore di un maggior coinvolgimento delle donne nelle comunità ecclesiastiche amazzoniche. In che modo ottenere questo risultato?

R. - E’ semplice: le donne devono essere inserite nei luoghi dove vengono prese le decisioni necessarie alla vita della Chiesa. Se questo non accade, le donne potranno continuare ad essere valide collaboratrici ma mai veramente protagoniste delle scelte comunitarie. Questo ancora manca nella nostra Chiesa.

Quali ruoli concreti vedrebbe bene per loro?

R. - Per esempio, la presa in carico, in modo ufficiale, della leadership delle comunità cristiane ed un ruolo nei consigli pastorali delle parrocchie, nei consigli diocesani. In tutto ciò vedrei bene l’impegno futuro delle donne.

Il Sinodo ha discusso molto di inculturazione della teologia e della liturgia sottolineando la possibilità di un rito amazzonico…

R. - Rito amazzonico vuol dire, ad esempio, modificare la celebrazione dell’Eucarestia nella forma ma non assolutamente nella sostanza. Questo è il rito amazzonico, questa è inculturazione.

In alcune comunità si sta già sperimentando qualche cambiamento di questo tipo?

R. - Certamente, sono esperienza che già si stanno facendo.
 

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24 ottobre 2019, 14:08