San Teofilo, vescovo di Antiochia

Teofilo

Eletto Vescovo di Antiochia nel 169, sesto successore di san Pietro, governò la Chiesa fino al 185; il dato appare certo in quanto in una sua omelia fa cenno della morte di Marco Aurelio, avvenuta il 17 marzo 180. Si può quindi pensare che sia nato intorno al 120. Scrisse vari libri, ma ad oggi l’unica opera che ci è giunta sono I tre libri ad Autolico, scritti verso la fine della sua vita, tra il 180 e 185. Si tratta di opere volte a difendere e sostenere l’esistenza di Dio.

Opere

Nel primo libro, infatti, di fronte alla sfida di Autolico che dice “Mostrami il tuo Dio”, Teofilo risponde con l’invito a mostrargli “l’uomo che è in lui”. Seguono poi una serie di disquisizioni su chi è Dio e sulle sue caratteristiche.

Nel secondo libro, Teofilo – su invito stesso di Autolico – spiega gli errori del paganesimo e la verità del cristianesimo, dai profeti fino a Gesù.

Infine nel terzo libro dimostra come il cristianesimo affonda le sue radici nella Scrittura, e che anche gli autori pagani, senza riconoscerlo, parlano di Lui. Una carrellata storica che arriva fino alla morte di Marco Aurelio, per concludere che, se Autolico vorrà giungere alla verità, dovrà studiare le Scritture.

Fonte di ogni sua opera e dissertazione è la Sacra Scrittura, e in particolare il vangelo di Giovanni e gli scritti di san Paolo.