Sant'Innocenzo I, papa

Sant'Innocenzo I, Basilica di san Paolo fuori le mura Sant'Innocenzo I, Basilica di san Paolo fuori le mura 

Innocenzo

Secondo il Liber Pontificales (libro che raccoglie l’elenco e i dati dei Papi), Innocenzo nacque ad Albano Laziale. Fu eletto pontefice nel 401 e consacrato il 22 dicembre. Incontrò non poche difficoltà tra le quali, il 24 agosto 410, “la presa di Roma” da parte dei Goti. Innocenzo, trattando, riuscì a convincerli a salvare la città, impegnandosi ad andare dall’imperatore a Ravenna per farsi dare terre per i Goti e ulteriori poteri per il loro re. Ma mentre lui era in viaggio, la città venne saccheggiata. Nel 411 si trovò impegnato nell’affrontare l’eresia di Pelagio, che riteneva che solo i progenitori Adamo ed Eva avessero peccato e non la discendenza, e che non era necessaria la grazia di Dio per salvarsi. Un’eresia resa oltretutto complicata da confutare per la spiccata dialettica di Pelagio.

Alla fine, anche su pressione di sant’Agostino, Pelagio e le sue tesi furono condannate come eretiche.

Innocenzo morì il 12 marzo o il 28 luglio del 417: i calendari in questo differiscono. Varie sono le lettere che lui ha lasciato e che testimoniano l’impegno di Innocenzo nel dare coerenza e una certa uniformità alle varie chiese, così come una serie di regole che s’imporranno un po’ alla volta: dal battesimo ai figli di genitori cristiani, all’indissolubilità del matrimonio anche in caso di schiavi, alla castità richiesta a vescovi e presbiteri.