Petali di fiori nei pressi dello stadio di Malang, in Indonesia, in omaggio alle vittime della strage per calca Petali di fiori nei pressi dello stadio di Malang, in Indonesia, in omaggio alle vittime della strage per calca  

Il pensiero del Papa per le vittime in Indonesia e per l’uragano Ian

Vicino alla popolazione di Cuba e della Florida: così Francesco, dopo la preghiera dell’Angelus, ha rivolto un pensiero a quanti sono stati colpiti dal violento uragano. Poi la preghiera per chi ha perso la vita allo stadio di Malang

Fausta Speranza - Città del Vaticano

Dopo la preghiera mariana dell'Angelus, Papa Francesco ha ricordato le vittime dell'uragano che ha colpito prima l'isola di Cuba e poi lo Stato di Florida, per poi assicurare la sua preghiera anche per i morti e per i feriti della tragedia allo stadio indonesiano di Malang. 

Il pensiero alle vittime dell'uragano Ian

“Sono vicino alle popolazioni di Cuba e della Florida, colpite da un violento uragano”. Con queste parole il Papa ha ricordato la distruzione portata dall’uragano Ian, assicurando la sua preghiera:  

Il Signore accolga le vittime, dia conforto e speranza a quanti soffrono e sostenga l’impegno di solidarietà

I danni a Cuba e in Florida

Dopo aver colpito pesantemente l’isola cubana e la Florida, l’uragano Ian ha raggiunto il South Carolina. È uno dei più forti registrati negli Stati Uniti negli ultimi dieci anni. Sembra che Ian sia arrivato in South Carolina come uragano di categoria 1, con venti e piogge più deboli rispetto a quelli che avevano colpito la Florida, dove era arrivato come uragano di categoria 4 (il livello massimo è 5, anche definito “disastroso”), con venti che avevano raggiunto i 240 chilometri orari, salvo poi attenuarsi mentre l’uragano si spostava nell’entroterra. Intanto preoccupa anche l’uragano Orlene in procinto di raggiungere il Messico. Nell’isola caraibica si parla di tre morti. Tutta l’isola è stata coinvolta quando martedì il Sistema Eléctrico Nacional è completamente collassato, assieme a internet e servizi di telefonia cellulare. Gravi danni sembra abbia sofferto l’impresa Tabacuba, che gestisce la produzione di tabacco. Sarebbero almeno 8.500 gli ettari di coltivazioni danneggiati secondo il Ministero dell’Agricoltura. All’Avana sono crollati completamente cinque edifici e in parte altri 68.

Come in altre località, anche nella capitale giovedì notte ci sono state proteste. Secondo stime ancora non ufficiali del New York Times, in Florida ha causato la morte di 30 persone e  circa 2,6 milioni di abitazioni e attività commerciali sono rimaste senza corrente elettrica. Ci si aspetta che il numero cresca e potrebbero volerci giorni per avere un dato definitivo. Il governatore della Florida Ron DeSantis ha detto che in alcune contee è stata ripristinata la corrente elettrica, ma che in altre i danni sono tali che le infrastrutture dovranno essere completamente ricostruite. In South Carolina l’uragano Ian ne ha raggiunto la costa nei pressi di Georgetown, secondo quanto comunicato dal National Hurricane Center (NHC), il centro nazionale statunitense che si occupa del monitoraggio degli uragani. Intanto, timore in Messico per l’uragano Orlene che si sta rafforzando, passando a categoria 3 su 5, mentre si avvicina alle coste orientali del Messico, che si prevede vengano raggiunte nei prossimi giorni: lo fa sapere il Centro uragani degli Stati Uniti (Nhc) con base a Miami. La tempesta, che al momento si trova a 205 km a est di Playa Perula, nello Stato messicano di Jalisco e si sposta verso nord a una velocità di 7 chilometri orari, sviluppa già venti con velocità di 185 chilometri orari e più e piogge molto intense.

La preghiera per le persone travolte nello stadio indonesiano 

Sempre nel dopo Angelus, Francesco ha poi rivolto un pensiero alle vittime della tragedia in Indonesia:

E prego anche per quanti hanno perso la vita e sono rimasti feriti negli scontri scoppiati dopo una partita di calcio a Malang in Indonesia 

Circa 200 morti

La cronaca riferisce di tifosi che provocano una rissa al termine di una competizione calcistica a Malang, nella provincia di Giava orientale: nella calca perdono la vita quasi 200 persone. Il presidente parla di misure di sicurezza da rivalutare in modo approfondito. Sono almeno 182 i morti nello stadio di Malang, nella provincia di giava orientale, in Indonesia. Secondo quanto riportano i media locali, i tifosi dell'Arema FC hanno preso d'assalto il campo dopo che la loro squadra aveva perso 3-2 contro il Persebaya Surabaya. Gli agenti della polizia hanno cercato di convincere i tifosi a tornare sugli spalti sparando gas lacrimogeni. Si è scatenata una fuga generale e una calca impressionante.  Il capo dello Stato indonesiano, Joko Widodo, ha ordinato una revisione del piano di sicurezza per le partite di calcio. Il ministro dello Sport e della Gioventù, il capo della polizia nazionale e il capo dell'associazione calcistica indonesiana hanno ricevuto l'ordine di "condurre una valutazione approfondita”, ha assicurato Widodo in una dichiarazione televisiva.

 

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02 ottobre 2022, 12:18