Personale sanitario al lavoro nell'ospedale Oglio Po di Cremona Personale sanitario al lavoro nell'ospedale Oglio Po di Cremona 

Napolioni: Cremona è provata ma non molla, il Papa ci è vicino

Francesco ha telefonato al vescovo della città lombarda per esprimere vicinanza alla Chiesa locale e alla gente duramente colpita dal Covid-19. Il Papa si è sincerato delle condizioni di salute di monsignor Napolioni, appena ristabilitosi da u contagio

Luca Collodi – Città del Vaticano

Martedì scorso, all’indomani dal suo rientro in episcopio dopo il ricovero in ospedale, Papa Francesco ha telefonato al vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni, per sincerarsi delle sue condizioni di salute. Il presule, affetto da Covid-19, è tornato dopo oltre una settimana a casa dove sta continuando la quarantena. Era stato ricoverato per una polmonite riconducibile al virus. Nella telefonata con il Papa tanta cordialità e affetto e uno scambio di battute sulle conseguenze dell’essere “pastori con l’odore delle pecore”, chiamati in Cristo “alla condivisione reale e piena di gioie e sofferenze del popolo di Dio”.

Ascolta le parole di monsignor Napolioni

La testimonianza del vescovo

Con la voce ancora provata dalla malattia, monsignor Napolioni ha ringraziato il Papa, raccontando la difficoltà della situazione della città, testimoniando in particolare il servizio di medici, infermieri, volontari e di tante altre categorie della comunità, che, “pur provata, non molla”. Il vescovo ha sottolineato in particolare “l’impegno di tanti giovani in prima linea, con delicatezza e generosità, a fianco dei malati, come segno di grande speranza”. Raccogliendo nelle parole del Papa, ha concluso, “la conferma di quanto Francesco creda nella forza della preghiera, davanti ad ogni sfida della vita”.

 

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19 marzo 2020, 15:41