Torna_piccina_miaAEM.jpg

Il Papa e la canzone “Torna piccina"

Francesco, durante l'odierna Messa a Santa Marta, ha legato un passo del Profeta Osea al testo di una celebre canzone firmata da Cesare Andrea Bixio e portata al successo da Carlo Buti

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Il Papa ha ricordato, questa mattina, un brano musicale con note e accordi dal sapore genuino. È la canzone degli anni Trenta, “Torna piccina”, interpretata con successo dal toscano Carlo Buti in cui si rincorrono parole semplici e sentimenti profondi. Il pensiero di Francesco è andato ad oltre 75 anni fa, quando era un ragazzino e questa melodia risuonava nelle case delle famiglie italiane emigrate a Buenos Aires. Dai ricordi del Papa sembra emergere l’amato spicchio di terra dell’America Latina che guarda, anche con nostalgia, verso terre lontane. Sono anni in cui i faticosi percorsi di vita degli emigranti si intrecciano con le laceranti ferite di un mondo devastato dalla seconda guerra mondiale. In quegli anni Jorge Mario Bergoglio ama ascoltare musica alla radio, con i fratelli e la madre. Da oltre Oceano arrivano anche le parole e le note di “Torna piccina”.

“Quando leggo o ascolto questo passo del Profeta Osea che abbiamo sentito nella Prima Lettura [che dice]: 'Torna Israele, al Signore, tuo Dio, torna', quando lo sento, mi viene alla memoria una canzone che cantava 75 anni fa Carlo Buti. (Papa Francesco, Messa a Santa Marta del 20 marzo 2020)”

Torna dal tuo papà

Durante la celebrazione a Casa Santa Marta, Papa Francesco ha legato in particolare la strofa “torna dal tuo papà” alla prima lettura, tratta dal libro del profeta Osèa, in cui il Signore dice: “Torna, Israele, al Signore, tuo Dio”. Francesco ha anche ricordato che nel Vangelo di Luca incentrato sulla parabola del figliol prodigo, il papà “vide venire il figlio da lontano”. “Se lo vide da lontano - ha spiegato il Papa - è perché lo aspettava”. L’invito, rinnovato dal Pontefice, è quello di tornare dal Padre, che sempre e con tenerezza aspetta il figlio. Anche nella canzone “Torna piccina” c’è un abbraccio che scalda il cuore: “Fra le sue braccia, amore - si legge in una strofa del brano musicale - egli ti stringerà, la ninna nanna ancora ti canterà”.

Ascolta la canzone di Carlo Buti

Testo della canzone “Torna piccina” 

Nella mia vita triste e senza amore
tutto svanisce e nulla mi sorride più.
Ho una speranza ancora in fondo al cuore,
questa speranza mia sei solo tu.

Torna piccina mia,
torna dal tuo papà,
egli t’aspetta sempre con ansietà.

Fra le sue braccia, amore,
egli ti stringerà,
la ninna nanna ancora ti canterà.

Sei tutta la mia vita,
tutto tu sei per me,
certo sarà finita
se resto senza te, mio bene.

Torna piccina mia,
torna che il tuo papà,
la ninna nanna ancora ti canterà.

Quando fa notte e brillano le stelle,
penso a chi sogna un mondo di felicità,
ma la mia bella stella fra le belle
chi sa se un giorno ancora brillerà.

Torna piccina mia,
torna dal tuo papà,
egli t’aspetta sempre con ansietà.

Fra le sue braccia, amore,
egli ti stringerà,
la ninna nanna ancora ti canterà.

Sei tutta la mia vita,
tutto tu sei per me,
certo sarà finita
se resto senza te, se resto senza te.

Torna piccina mia,
torna che il tuo papà,
la ninna nanna ancora ti canterà.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

20 marzo 2020, 11:52