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Francesco a Bari per un Mediterraneo in dialogo

Il Pontefice arrivato nel capoluogo pugliese. Nella Basilica di San Nicola ascolterà le conclusioni di Mediterraneo, Frontiera di Pace e venererà le reliquie del santo dell’ecumenismo. Successivamente la celebrazione della Messa. Presente all’evento il Capo dello Stato italiano, Mattarella

Federico Piana – inviato a Bari

Almeno cinquantamila persone da tutto l’hinterland barese e dalla provincia, quattordici treni speciali, decine di autobus navetta. Eccoli i numeri straordinari con i quali questa mattina Bari riceve Papa Francesco, appena arrivato nel capoluogo pugliese. Rinforzata anche la sicurezza con decine di uomini e mezzi delle forze dell’ordine mobilitati già dall’inizio della conferenza sinodale. All’evento è presente anche il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.

Il programma della visita

Il Pontefice è atterrato in elicottero in Piazzale Cristoforo Colombo ed è stato accolto dalle autorità e dal vescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci. Successivamente, il trasferimento nella Basilica di San Nicola per ascoltare le conclusioni finali dell’evento Mediterraneo, frontiera di pace e per pronunciare il suo discorso. Al termine, scenderà nella cripta per venerare le reliquie di San Nicola, considerato un santo ecumenico, essendo molto venerato anche nell’Ortodossia. Alle 10.45, in Corso Vittorio Emanuele II, la celebrazione della Santa Messa.

I vescovi: grati per questa possibilità di incontro

Tutti i vescovi ed i patriarchi dei venti Paesi che si affacciano sul Mediterraneo hanno ringraziato la Conferenza episcopale italiana per aver organizzato un confronto aperto e sincero su temi così stringenti come le guerre, le povertà, le migrazioni, le crisi socio-politiche che attanagliano molti popoli. Ognuno di loro è consapevole che da oggi le cose non saranno più come prima: perché si è messo in moto un cammino sinodale ‘mediterraneo’ che renderà le chiese locali molto più dialoganti, molto più unite nell’azione, meno distanti e indifferenti. 

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23 febbraio 2020, 08:20