Fedeli cinesi in preghiera Fedeli cinesi in preghiera 

Vergine di Sheshan. Il Papa: ci uniamo in preghiera ai fratelli cattolici in Cina

Francesco oggi ribadisce in un tweet la sua vicinanza e la sua preghiera per i fedeli cattolici in Cina che festeggiano la loro patrona venerata nel Santuario di Sheshan

Gabriella Ceraso-Città del Vaticano

 "Oggi ci uniamo in preghiera ai fratelli cattolici in Cina, nella ricorrenza della Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani di Sheshan". Con questo tweet Papa Francesco torna oggi, 24 maggio, col pensiero e con la preghiera, ai fedeli cattolici cinesi nel giorno dell'amata celebrazione della Vergine di Sheshan, la Madonna custodita nella Basilica del XIX secolo, situata in cima ad una collina vicino Shanghai e meta ogni anno, come santuario nazionale, del pellegrinaggio di migliaia di persone.

Vergine amata e venerata

E' la Vergine più amata e venerata dai cattolici in Cina, specie nel mese di maggio, patrona del Paese. A lei, come racconta padre Paolo Kong, coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici cinesi in Italia, si attribuiscono miracoli e apparizioni specie nei periodi bui della guerra del secolo scorso a protezione dei cristiani. Nel 2008 Papa Benedetto XVI compose la preghiera alla Vergine di Sheshan affidandole le sorti della Chiesa in Cina e sempre a lei, l'anno prima, aveva affidato la Cina cattolica in una Lettera, chiedendo che la ricorrenza del 24 maggio diventasse in tutto il mondo giornata di unione e preghiera per la Chiesa nel Paese.

Testimonianza, fede e unità

Così è dunque da circa dieci anni, ricorda ancora padre Kong, e in questo giorno Messe e preghiere caratterizzano i raduni di tante comunità di cattolici cinesi anche in Italia. Papa Francesco negli anni ha sempre ricordato questa festa chiedendo a Maria - che nella raffigurazione di Sheshan sorregge e mostra al mondo suo Figlio - la forza della testimonianza per i fedeli cinesi. Lo ha fatto anche ieri. Al termine dell'udienza generale ha lanciato un invito alla preghiera per i "carissimi discepoli del Signore in Cina" perché possano - ha detto - "vivere la fede con generosità e serenità" e perché "sappiano compiere gesti concreti di fraternità, concordia e riconciliazione, in piena comunione con il Successore di Pietro".

Nelle parole di padre Paolo Kong il forte legame che unisce il popolo cattolico cinese e la Vergine.

Ascolta e scarica l'intervista a padre Paolo Kong

R. - Questa festa della Madonna di Sheshan del 24 maggio è stata voluta nel 2007 da Benedetto XVI, quasi dunque dieci anni fa. Anche noi cinesi cattolici qui in Italia, in questa occasione, prepariamo una festa in ogni comunità - siamo circa 10 cappellani - e ci ritroviamo insieme per celebrare una Messa e pregare per la Cina. Contemporaneamente accade così anche nel nostro Paese. Tante diocesi in Cina celebrano la Messa proprio in questo giorno: la cosa più importante per noi è l’unità della Chiesa cattolica. Quest’anno noi cinesi cattolici in Italia abbiamo deciso di ritrovarci tutti ad Assisi per la preghiera comune per l’unità e le missioni.

D.- Perché è così importante questa figura di Maria per i cinesi?

R. - Il culto, nato circa 100 anni fa, è legato soprattutto ai miracoli avvenuti in tempi di guerra e alle tante apparizioni della Vergine. C’è anche un altro santuario mariano, ma quello di Sheshan per noi è il più famoso e i miracoli legati a questo luogo sono importanti come quelli di Lourdes o Fatima e tutti i cinesi cattolici lo conoscono. Ogni anno in migliaia lo vanno a visitare, specie durante il mese di maggio.

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24 maggio 2018, 08:50