Papa Francesco in preghiera Papa Francesco in preghiera 

Papa Francesco prega per vittime del terremoto in Papua Nuova Guinea

Telegramma del Papa a firma del card. Parolin per il terremoto di magnitudo 7.5 che ha colpito la regione degli altipiani della Papua Nuova Guinea causando oltre 100 e centinaia di feriti

Papa Francesco ha appreso con grande tristezza la notizia della tragica perdita di vite umane a causa del terremoto in Papa Nuova Guinea. Il Santo Padre affida le anime delle vittime alla Misericordia di Dio e invia le sue più sentite condoglianze ai loro familiari. A quanti sono stati colpiti dal disastro, assicura la sua vicinanza nelle preghiere. Papa Francesco invoca inoltre benedizioni divine e la forza della consolazione su quanti sono nel pianto in questo tempo di prova e sulle persone impegnate nelle importanti operazioni di soccorso.

Oltre 100 i morti secondo un bilancio provvisorio

Le scosse di magnitudo 7.5 hanno distrutto interi villaggi e infrastrutture nella regione degli altipiani, causando centinaia di frane che hanno bloccato le strade nel terreno montagnoso. Lo riferisce la Croce Rossa Internazionale, citando dati di autorità provinciali. Migliaia sono gli sfollati, rimasti senza cibo ne' acqua potabile. Man mano che i soccorsi raggiungono le località più remote, si scopre che il bilancio delle oltre 100 vittime accertate, può essere molto più alto. Centinaia i feriti. Ad aggravare la crisi - riporta l’Agenzia Ansa - la necessità di disattivare il più grande progetto di sviluppo del Paese, il progetto di estrazione di gas liquido operato dal colosso Usa ExxonMobil, danneggiato dal sisma. Resterà fermo per un paio di mesi per riparazioni. La chiusura degli impianti avrà "un duro impatto" sull'economia, ha avvertito il primo ministro Peter O'Neil.

Ostacoli nei soccorsi. Mancano cibo ed acqua potabile

Intanto gli sforzi di soccorso proseguono lentamente, con milioni di dollari di aiuti dal governo, da ExxonMobil e dagli australiani Oil Search e Santos, che partecipano al progetto. Unita' militari australiane e neozelandesi si occupano della distribuzione degli aiuti, mentre dalla Cina il governo e la Croce Rossa hanno promesso assistenza finanziaria. A una settimana dal primo sisma, gli sforzi di soccorso incontrano ostacoli logistici a causa della lontananza delle regioni colpite e diverse agenzie di aiuti si preparano a consegnare gli aiuti per via aerea. Il terremoto ha devastato gli orti di centinaia di migliaia di persone e le frane hanno bloccato e inquinato i fiumi da cui gli abitanti attingono acqua. Ricostruire strade, ponti, scuole e cliniche potrà richiedere anni. 

Un Paese colpito da terremoti e tsunami

I terremoti sono comuni in Papua Nuova Guinea, che sorge sull'"anello di fuoco" del Pacifico, un punto caldo di attività sismica a causa della frizione fra piastre tettoniche. Parte della costa settentrionale del Paese fu devastata nel 1998 da uno tsunami, generato da un terremoto di magnitudo 7, in cui
rimasero uccise 2.200 persone.
 

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07 marzo 2018, 09:29