La nuvola di fumo, Hiroshima La nuvola di fumo, Hiroshima  

Nucleare,Simoncelli: la sicurezza tra Paesi non può essere "armata"

Poco dopo le forti parole di Papa Francesco sull'uso e il possesso delle armi nucleari, il vicepresidente e cofondatore dell'Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, rimarca quanto oggi più che in passato, quando di armamenti ce ne erano di più, l'insicurezza sia totale e la minaccia reciproca costante. Il Pontefice, i suoi appelli "trovano molto ascolto nella popolazione di tutto il mondo"

Francesca Merlo - Città del Vaticano

E' stato significativo l'utilizzo del Papa della parola "inconcepibile", quando ieri, a colloquio con il premier giapponese, l'ha usata per descrivere il solo possesso delle armi nucleari. "Ma non è la prima volta che il Papa, sulla questione delle armi nucleari, interviene e fa sentire la sua voce", ricorda Maurizio Simoncelli, vicepresidente e cofondatore dell'Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, a Vatican News. 

Ascolta l'intervista a Maurizio Simoncelli

La realtà oggi: una minaccia costante

Sono, infatti, già diversi anni, ma "oggi fa sentire la sua voce ancora di più in un momento di pericolo per tutto il nostro continente e per l'intero mondo".  Simoncelli ricorda che oggi ci troviamo di fronte a un fatto nuovo rispetto al passato. Mentre durante la Guerra fredda esistevano decine di migliaia di testate nucleari, oggi ce ne sono relativamente poche: “tredici mila”, specifica Simoncelli, chiarendo che sarebbero comunque “capaci di distruggere il nostro pianeta più volte”. Ma il vero problema, continua, è che durante il periodo della Guerra fredda c’era un accordo di intesa fra le parti. “Non si parlava di combattersi con le armi nucleari, non c’è mai stata una dichiarazione di essere pronti a bombardare Berlino, o Londra, o altro, o di usarle in questo modo quotidiano che viene diffuso oggi dai mass media”. In effetti, durante la Guerra fredda c’erano vari tavoli di confronto tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Ma come anche tutte le altre forme "di reciproco controllo, di confidenza e di sicurezza reciproca, con gli anni, sono andate scomparendo". Simoncelli fa notare che l’unico accordo che ancora rimane è New START, rinnovato ogni anno, che però “è relativo solo alle armi strategiche, cioè a quelle intercontinentali”.

Non una de-escalation ma una spinta ad armarsi

“Oggi, dunque, ci troviamo di fronte ad una situazione di tensione tale che in un conflitto anche di tipo convenzionale si parli di una possibilità di uso di armi nucleari, e quindi di una strage infinita di civili”.  Nuovi Trattati aiuterebbero sicuramente a proteggere i Paesi dalle minacce delle armi nucleari continua Simoncelli, “ma dev’essere una forma di reciproca sicurezza”, perché “se una delle parti comunque mette nero su bianco che è pronta ad usare le proprie armi nucleari in caso di un conflitto anche di tipo convenzionale...crea una situazione di diffusa insicurezza per cui tutti gli altri armati nuclearmente, e magari anche qualche Stato che vorrebbe dotarsene, percepiscono una situazione di pericolo crescente. Siamo di fronte a una spinta verso le armi nucleari, e non a una de-escalation o riduzione”.

La difesa" armata"

L’armamento è diventato anche una formza di "assicurazione" per alcuni leader politici, continua Simoncelli. Spiega che “i Paesi che avevano rinunciato ad avviare un proprio programma nucleare come l’Iraq e la Libia purtroppo poi hanno visto delle situazioni drammatiche per cui i loro leader sono stati defenestrati con una serie di attacchi armati”. Le armi, dunque, gli assicurano il posto ma allo stesso tempo diventano una forma di minaccia continua per tutto il mondo. “L’azione dovrebbe essere quella di tentare di ridurre le armi nucleari e far sì che anche i Paesi che decidono di non avere queste armi o di rinunciare ai programmi abbiano assicurazioni reali”. Ricordando ancora le parole del Papa in linea con i suoi predecessori, Simoncelli enfatizza che la voce di Francesco, che da anni sta sollecitando i Paesi ad intervenire e a rinunciare a queste armi: "purtroppo ad oggi sembra che sia una voce isolata", che però, conclude, "trova molto ascolto proprio nella popolazione civile di tutto il mondo".

 

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05 maggio 2022, 12:45