Manifesto dell'Unicef contro i matrimoni precoci Manifesto dell'Unicef contro i matrimoni precoci 

Basta spose bambine nel mondo. Serve più impegno degli Stati

Nel giorno di San Valentino, nella tradizione patrono dei fidanzati, l’Unicef richiama il dramma delle spose bambine, costrette a matrimoni precoci nel mondo intero

Roberta Gisotti – Città del Vaticano

Una donna su cinque nel mondo risulta sposata prima dei 18 anni, in totale 650 milioni di ragazze talvolta bambine sono state indotte o costrette da tradizioni familiari, pratiche religiose, ragioni di bisogno o sottomissione alla volontà maschile a contrarre matrimonio e restare incinte in giovanissima età, con rischi gravi per la salute, conseguenze sullo loro sviluppo psichico, limitazioni nell’istruzione, nel lavoro e nell’affermazione sociale. 

Milioni di ragazze forzate a matrimoni prima dei 18 anni

“Per milioni di ragazze nel mondo - denuncia Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef-Fondo dell’Onu per l’infanzia - il matrimonio non è una scelta ma una malaugurata fine alla loro infanzia e al loro futuro”. Sebbene il numero degli sposalizi precoci sia diminuito nell’ultimo decennio, la pratica di dare in sposa ad uomini - sovente già adulti - bambine e ragazze è ancora troppo diffusa ed i miglioramenti riguardano solo alcune regioni del mondo e non altre.

Migliora la situazione nell’Asia meridionale, grazie all’India

L’Unicef ricorda negli ultimi 10 anni si è passati da un quarto ad un quinto delle donne coinvolte, vale a dire che si sono evitati 25 milioni di matrimoni precoci, grazie a campagne di sensibilizzazione mirate e ai progressi sociali conseguiti da diversi Paesi in via di sviluppo. Così nell’Asia meridionale, il rischio per una ragazza di sposarsi prematuramente – specie in India che ha fatto notevoli passi avanti in tal senso - è calato di oltre un terzo, dal 50 per cento di 10 anni fa al 30 per cento di oggi.

Una sposa bambina su tre vive nell’Africa subsahariana

Al contrario nell’Africa Subsahariana, la situazione si è aggravata. Una sposa bambina su tre - erano una su sette dieci anni fa - vive oggi nei Paesi di quell’area africana, dove alla crescita della popolazione non ha fatto riscontro un progresso di emancipazione delle donne. In America latina e nei Caraibi il quadro è immutato con dati uguali a 25 anni fa.

Molte eccezioni alla maggiore età negli Usa ed Europa

Matrimoni precoci si registrano anche nel mondo sviluppato e industrializzato, specie negli Usa, dove la maggior parte degli Stati permette eccezioni a livello legislativo per sposarsi prima dei 18 anni. Ma anche nell’Unione Europea solo quattro Paesi non prevedono eccezioni per contrarre matrimonio sotto la maggiore età.

Onu chiede di cancellare questa pratica entro il 2030

Porre fine ai matrimoni precoci è uno degli obiettivi fissati dall’Onu nell’agenda per lo sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. Un traguardo ambizioso per salvare da questo destino 150 milioni di ragazze, che altrimenti porteranno effetti immediati e per tutta la vita di questa condotta, a partire dai rischi più alti di subire violenze in casa e di morire per complicazioni durante gravidanze e parti precoci ed anche d’interrompere gli studi e restare ai margini sociali.

 

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14 febbraio 2019, 13:48