Case distrutte dallo tsunami nella località di Pandeglang Case distrutte dallo tsunami nella località di Pandeglang  

Tsunami in Indonesia: oltre 220 morti, 30 i dispersi

Le autorità parlano di bilancio destinato ad aumentare. Onde anomale provocate dall’eruzione di un’isola vulcanica

Marco Guerra - Città del Vaticano

È di oltre 220 morti, una trentina di dispersi e 800 feriti il bilancio provvisorio dello tsunami, che ha colpito le coste dell’Indonesia attorno allo stretto di Sonda, tra le grandi isole di Giava e Sumatra.

Bilancio destinato ad aumentare

L'Agenzia indonesiana per la gestione dei disastri teme che il bilancio sia “destinato ad aumentare” e riferisce che molte aree non sono state ancora raggiunte dai soccorsi. Anche il presidente indonesiano Joko Widodo ha detto che il numero dei morti causati dallo tsunami in Indonesia purtroppo "crescerà sicuramente" e ha dato ordine al governo di prendere "immediate misure di risposta all'emergenza, per cercare le vittime e soccorrere i feriti".

L’eruzione del vulcano

Secondo l'Agenzia di meteorologia e geofisica indonesiana, le onde anomale potrebbero essere state causate da frane sottomarine seguite a un'eruzione dell'Anak Krakatau, un'isola vulcanica formatasi nel corso degli anni dal vicino vulcano Krakatoa.

La strage al concerto

Le onde provocate dall’eruzione hanno fatto strage tra gli impiegati della compagnia statale Pln, riuniti per celebrare la fine dell'anno. Le immagini, che stanno facendo il giro del mondo, mostrano un muro d’acqua che spazza via il palco, posto vicino al mare, dove una band rock, i Seventeen, stava suonando per l'evento, a cui partecipavano almeno 260 persone.

Allerta per le zone costiere

Intanto, le autorità hanno diramato una allerta invitando i residenti delle zone colpite dallo tsunami a "stare lontani dalle spiagge". Il capo dell'agenzia meteorologica, Rahmat Riyono, non esclude un altro tsunami visto che quello di ieri "è stato provocato da un'eruzione del vulcano Anak-Krakatau". Il premier australiano Scott Morrison, citato da Abc News, ha fatto sapere che al momento non risultano vittime tra gli stranieri.

Lo tsunami del 2004

L’Indonesia è un’area a forte rischio di maremoti, quattordici anni fa, il 26 dicembre del 2004, uno tsunami devastò diversi Paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano causando uno dei più grossi disastri naturali della storia recente con circa 230mila vittime accertate, decine di migliaia di dispersi e fra i tre e i cinque milioni di sfollati.

 

 

 

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23 dicembre 2018, 10:26