Rita Borsellino: vogliamo giustizia sulla strage di via D'Amelio

Il 19 luglio 1992 a Palermo la strage in cui Paolo Borsellino perse la vita insieme agli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. Presentate le iniziative per il 26.mo anniversario. Intervista alla sorella, Rita Borsellino

Alessandra Zaffiro - Palermo

Su iniziativa della mamma di Paolo Borsellino, Maria Pia Lepanto, un anno dopo la strage, nella voragine lasciata dall’esplosione del tritolo in via D’Amelio, venne piantumato un piccolo ulivo proveniente da Betlemme. L’iniziativa si realizzò grazie alla solidarietà del Movimento per la Pace delle Donne in nero palestinesi e israeliane, della Comunità araba e della Comunità Salesiana di Cremisan e delle Ong Ciss di Palermo e Cocis di Gerusalemme.

Non c'è pace senza giustizia

Un simbolo di pace e di giustizia, universale e sempre più necessario secondo la sorella del giudice, Rita Borsellino, che ieri, ricordando le parole di Giovanni Paolo II, ha ribadito che “non c’è pace senza giustizia”. “E giustizia non ce n’è – ha aggiunto la dott.ssa Borsellino – non ce n’è perché non se ne è voluta, allora il messaggio sia questo: vogliamo la giustizia e, siccome è una cosa realizzabile, realizziamola”. (Ascolta l'intervista a Rita Borsellino sulla strage di via D'Amelio)

Via D’Amelio, la vita deve vincere sulla morte 

Tre giorni di eventi e dibattiti programmati dal Centro Studi Paolo Borsellino: si comincia stasera alle 21, nella Biblioteca comunale Casa Professa, con la tavola rotonda “L’ulivo di via D’Amelio: pace, mediterraneo e co-(r)esistenze” con Enrico Deaglio e Rita Borsellino. Domani, alle 17.30, presso l’Albero della pace di via D’Amelio: “Semi di memoria operante. Dedicato a Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo e Walter”; alle 21 “L’Albero della Pace: radici di memoria, frutti di rinascita e semi di resistenza”, la veglia a cura di Agesci Sicilia Zona Monrealese e Zona Conca d’Oro e la Santa Messa. Giovedì 19 in via D’Amelio, nel 26mo anniversario della strage: "Coloriamo via D’Amelio: animazioni, laboratori, letture per bambini e ragazzi".
Per Rita Borsellino il messaggio di questa e delle precedenti commemorazioni è la vita: “Lì c’è stato uno scenario di morte, la vita deve prendere il sopravvento. Questo è il significato fin dal primo momento dei bambini in via D’Amelio il 19 luglio e continua a essere questo, la vita che prende il sopravvento sulla morte”.

Il messaggio della mamma del giudice e la forza delle donne

Al Centro Studi Paolo Borsellino ieri è stata presentata anche la mostra d’archivio sull’Albero della Pace di via D’Amelio e proiettata un' intervista alla madre del magistrato ucciso. 

“Il messaggio di mia madre – ha spiegato Rita Borsellino - è quello che mi ha dato la forza di fare quello che ho fatto poi nei 25 anni successivi: era tanto diverso da me, troppo difficile per me, ma le sue parole mi sono rimaste sempre dentro e mi hanno accompagnato… La sua forza è stata la mia forza in questi anni”.
La forza delle donne che da Betlemme 25 anni fa hanno fatto arrivare l’ulivo della Pace in via D’Amelio, la forza delle donne che Papa Francesco tiene tanto in considerazione. E proprio il Papa sarà a Palermo il 15 settembre prossimo. “E’ bellissimo - commenta Rita Borsellino - anche questo è un segno importantissimo: la presenza di Papa Francesco in una città come questa, complessa, difficile, ma anche una città che sa esprimersi con grandi verità, con grandi verità…”.

 

 

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18 luglio 2018, 10:00