L'ingresso del Forum di Davos L'ingresso del Forum di Davos

Davos, Lia Beltrami: generare il cambiamento anche attraverso cinema e fotografia

La regista presente al Forum Economico mondiale in corso nella cittadina svizzera con due progetti sul clima e le donne, in collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione: "C’è sete di umanità vera e noi cerchiamo di saziarla un po' con un'acqua fatta di arte e di film con un forte impatto sociale”

Mario Galgano e Roberta Barbi – Città del Vaticano

Cosa c’entra l’arte in un Forum che vede protagoniste l’economia e la politica e in cui si parla, tra le altre cose, anche dei conflitti in corso nel mondo? “Siamo a Davos oggi perché qui abbiamo trovato una piccola fessura per parlare della forza che ha l’impatto sociale nel generare il cambiamento", racconta Lia Beltrami a Vatican News. "Ciò si può fare anche attraverso i film o le opere d’arte: è questo il senso della nostra testimonianza”. A Davos, al World Economic Forum, al via ieri 16 gennaio, vengono presentati due progetti, entrambi realizzati con il Dicastero vaticano per la Comunicazione: la mostra fotografica Changes che spinge alla riflessione personale sul tema del cambiamento climatico e su cosa ognuno può fare nel suo piccolo per contrastarlo, e il film “In-visibles” realizzato con l’Osservatorio Mondiale sulle Donne in Togo e Ghana. Si parla anche del prossimo film di Marcos Mura Amazzonia – lo spazio della vita, realizzato con Vatican Media, che uscirà in primavera e racconterà la realtà delle favelas brasiliane attraverso le storie dei giovani che ci vivono: “Dall’Amazzonia veicolerà nel mondo il nostro messaggio ecologico”, precisa la regista.

 

Li Beltrami
Li Beltrami

“Nel mondo un grande desiderio di umanità”

Alla 54.ma edizione del Forum sono riuniti 2.800 rappresentanti di governo, amministratori delegati, presidenti di consigli di amministrazione e inviati di organizzazioni internazionali provenienti da 120 Paesi, tra cui 60 capi di Stato, che fino al 19 gennaio discuteranno di economia, clima, guerre, e nuove tecnologie. Tema dell'edizione 2024 è "Ripristinare la fiducia". “Abbiamo trovato qui una grande sete di umanità, di verità – sottolinea Lia Beltrami – anche se si parla di macchine, di intelligenza artificiale, abbiamo notato raccontando a produttori hollywoodiani importanti piuttosto che ad altre personalità, in maniera schietta e semplice, le nostre storie di donne come quelle del film In-visibles, che ti guardano e ti chiedono di raccontare ancora. Significa che c’è sete di umanità vera e noi cerchiamo di saziare un po’ di questa sete con la nostra acqua fatta di arte e dei nostri film che hanno tutti un forte impatto sociale”.

A Davos irrompe la bellezza del Creato

Il Forum si sta svolgendo nella cittadina svizzera di Davos, immersa nella neve in un’atmosfera quasi fiabesca. “Spero che la bellezza e la forza del Creato che si respirano in questo luogo e che è impossibile non notare, tocchino i cuori di tutti quelli che sono qui e magari hanno dei ruoli importanti o delle responsabilità nei conflitti in corso e di cui si discute", conclude la regista. Il suo auspicio è "che anche questo possa generare il cambiamento: che la conversione ecologica generi la conversione degli animi. Noi siamo la testimonianza che tutto può generare un cambiamento: le foto, il cinema, l’arte e addirittura il cibo”.

Ascolta l'intervista a Lia Beltrami

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17 gennaio 2024, 13:48